In Italia è emergenza incendi, e i vigili del fuoco sono sempre più in difficoltà per la scarsità di uomini e mezzi. Le fiamme stanno bruciando da giorni in diverse località del Centro Sud, dalla Campania alla Sicilia, passando per Calabria e Basilicata. Il premier Paolo Gentiloni e il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti si dicono preoccupati e promettono severità contro i piromani. Ma sono proprio i vigili del fuoco a portare in causa il Governo stesso: «Mancano uomini e mezzi, il governo si assuma la responsabilità».
Giovedì mattina gli interventi dei vigili del fuoco in Italia sono stati circa 700. Gli uomini impiegati sono stati 900, gli automezzi 400. Sul Vesuvio, dove sono divampati pericolosi incendi, è all’opera anche l’esercito.
Il numero più alto di incendi in Sicilia: 499 interventi. Seguono la Puglia (259), la Calabria e la Campania (249) e il Lazio (190).
Mentre il Meridione brucia, il premier Gentiloni esprime la vicinanza del governo a coloro che sono impegnati sul fronte dell’emergenza incendi: «Esprimo la vicinanza del governo italiano a tutti coloro che in queste ore stanno lavorando per far fronte a una emergenza incendi piuttosto seria, abbiamo 23 incendi attivi in questo momento. La protezione civile, i vigili del fuoco, i volontari, diverse strutture dello Stato sono impegnate e credo debbano avere la certezza che il presidente del Consiglio, il ministro degli Interni, tutti i responsabili del governo sono pienamente impegnati a seguire questa situazione difficile».
E il ministro dell’Ambiente Galletti, che sta seguendo in tempo reale l’emergenza incendi al Centro Sud, promette: «Cattureremo i piromani, che rischiano fino a venti anni».
Vigili del fuoco: «Mancano uomini e mezzi»
A lanciare l’allarme sono però proprio coloro impegnati in prima linea nell’emergenza incendi. I vigili del fuoco, infatti, lamentano l’insufficienza di uomini e mezzi. A denunciare la situazione è il segretario generale della Confsal Vigili del fuoco Franco Giancarlo.
«Abbiamo difficoltà a garantire il soccorso alla cittadinanza. Dopo i cambiamenti che si sono verificati all’interno della categoria, il passaggio dei Forestali ai Carabinieri – afferma in un’intervista a Labitalia – ha assegnato loro 7.000 unità, mentre a noi soltanto 360, che non equivalgono neanche a un uomo per ogni sede di servizio».
E ancora: «Questo è molto grave perché non saremo in grado di assicurare un servizio all’altezza delle richieste del cittadino. Il governo deve fare in modo di dare una risposta ai vigili del fuoco. I Carabinieri, oltre alle 7.000 unità che hanno avuto dai Forestali, hanno anche ricevuto un altro potenziamento pari a 1.000 unità, e noi abbiamo avuto solo 360 uomini e ora in più ce ne danno solo 400. Su questo c’è la necessità che il governo si assuma una responsabilità e provveda a darci uomini e mezzi. Non stiamo chiedendo nulla di particolare, ma solo di poter dare una risposta al cittadino».
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