Ancora emergenza rifiuti a Palermo, nonostante l’accordo tra Rap e sindacati. La raccolta è ripartita, ma in periferia la situazione rimane critica.
A Palermo è ancora emergenza rifiuti, dopo i cinque giorni trascorsi senza la raccolta in alcuni quartieri periferici della città. Nella notte i vigili del fuoco hanno spento degli incendi in strada, dopo che alcuni cassonetti erano stati dati alle fiamme. Le operazioni dei pompieri in periferia. Ieri c’è stato l’accordo con i sindacati: aumento in busta paga per i dipendenti.
Era arrivato l’accordo tra Risorse Ambiente Territori e i sindacati, dopo l’emergenza e le richieste dei lavoratori. I vigli del fuoco nella notte sono intervenuti nelle zone periferiche di Palermo per alcuni incendi che erano stati appiccati ai cassonetti, pieni stracolmi di spazzatura.
Eppure dopo le firme sull’accordo la raccolta era ripresa. Era durato cinque giorni lo stop, in una città come quella del capoluogo siciliano dove la questione rifiuti rimane drammatica. Soprattutto nelle zone dove era stata fermata la raccolta, ossia a Bonagia, Falsomiele, Villaggio Santa Rosalia, Brancaccio, Borgo Nuovo. Quartieri di periferia lasciati al loro destino, non solo dal punto di vista sociale, ma spesso anche da quello della gestione.
I sindacati hanno travato l’accordo con Rap per l’aumento in busta paga dei lavoratori, che hanno ripreso a raccogliere l’immondizia rimasta per ben cinque giorni sulle strade. I roghi sono stati spenti dai vigili del fuoco che sono intervenuti repentinamente evitando danni alle auto o alle strutture circostanti agli incendi. Incendi allo Zen, a Brancaccio e a Borgo Nuovo, nella zona che va dal centro storico a quella dei cantieri navali.
La situazione, fa sapere l’azienda Rap che gestisce la raccolta dei rifiuti, ha fatto sapere che è tornata alla normalità dopo i problemi nei turni di raccolta, anche se la città rimane piena di cumuli di immondizia non ancora raccolti. Come ad esempio al Villaggio Santa Rosalia, quartiere che costeggia l’università adiacente alla zona del centro e della stazione centrale, del Ballarò e del corso Tukory. E ancora Falsomiele e Bonagia. Per le prossime ore è in programma la rimozione dei rifiuti con una pala meccanica, fanno sapere dalla società che gestisce i rifiuti, anche se la situazione rimane drammatica in tutta la città.
Diverse zone infatti, dopo cinque giorni di rifiuti non raccolti, sono maleodoranti anche a causa dell’aumento delle temperature. Per aumentare le ore di servizio e fare in modo che la città rimanga pulita, soprattutto in estate, si sta correndo ai ripari. Tramite un progetto che prevede più soldi nelle buste paga dei lavoratori.
Un progetto, come scrive stamane il Giornale di Sicilia, che era già stato finanziato la scorsa estate e per le scorse festività natalizie, quando l’emergenza a Palermo e in provincia aveva coinvolto lo stop del conferimento nella discarica Oikos tra Motta Sant’Anastasia e Miseterbianco. La decisione del Cga aver bloccato il conferimento dei rifiuti, con il rischio di un aumento del prezzo.
Un problema per la Regione Sicilia che dovrà essere risolto, dopo l’aumento e gli accordi raggiunti in queste ore, con i sindacati che hanno espresso ancora perplessità.
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