In Brasile è stata dichiarata emergenza sanitaria a causa dell’influenza aviaria. Sono state adottate misure per contrastarla che verranno mantenute per i prossimi 180 giorni.
Il Brasile è il più grande esportato nel mondo di carne di pollo, solo lui si occupa del 35% del mercato. L’allarme è scattato a seguito del ritrovamento di nuovi casi di influenza aviaria che hanno colpito uccelli selvatici.
Ieri sera, 22 maggio 2023, il ministro dell’Agricoltura brasiliano ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria su tutto il Brasile.
Lo stato di emergenza sanitaria è dovuto all’influenza aviaria e ai nuovi casi scoperti su uccelli selvatici in questi ultimi giorni.
Questa condizione di “stato di emergenza” è previsto per i prossimi 180 giorni e permetterà alla nazione di mettere in vigore una serie di azioni per contrastare la diffusione della malattia.
Lo scopo è quello di evitare che la malattia possa raggiungere la produzioni avicola di sussistenza e anche quella commerciale, ciò servirà anche a proteggere e preservare la fauna selvatica e la salute dell’essere umano.
La notizia è stata diffusa attraverso un comunicato ufficiale del ministero, e nella nota si evince che il ministero ha mobilitato le risorse necessarie per contrastare la diffusione del virus cercando di evitare la sua propagazione nella nazione.
Inoltre è stato esteso il divieto di concorsi, fiere ed esposizioni di pollame che era già stato messo in vigore.
Le autorità brasiliane sempre nella giornata di ieri hanno comunicato di aver trovato altri tre casi di influenza aviaria, arrivando così ad un totale di otto casi segnalati da metà maggio, ciò vuol dire in pochissimi giorni.
Tutti e otto i casi riguardano esemplari di uccelli selvatici, sette di loro sono stati trovati nello stato di Espirito Santo, mentre l’altro rimasto è stato trovato nello stato di Rio de Janeiro.
Secondo i dati in possesso ad oggi il Brasile è il più grande esportatore di carne di pollame presente nel mondo, detiene ben il 35% del mercato.
I dati sono stati diffusi dal Ministero dell’Agricoltura e riguardano l’anno 2022. L’influenza aviaria che ha colpito il Paese sta causando non pochi problemi.
C’è infatti un’elevata mortalità tra gli uccelli selvatici e anche nel pollame, in particolare tra anatre e polli.
Migliaia di uccelli sono morti a causa dell’aviaria, mentre altri migliaia sono stati abbattuti. Sono centinaia attualmente gli allevamenti che risultano essere in quarantena.
Alcuni di loro hanno visto cancellare le loro esportazioni verso il Sud America a causa della forte diffusione della malattia lo scorso anno.
Oggi il problema torna a ripresentarsi con un numero di casi sempre più alto, e una diffusione abbastanza veloce. Lo stato di emergenza sanitaria dovrebbe impedire la diffusione della malattia.
È bene ricordare che la malattia raramente si trasmette all’uomo, e solitamente, nei rari casi in cui si è verificata, la trasmissione è avvenuta per contatto ravvicinato con uccelli infetti.
Nei prossimi 180 giorni perciò il Brasile attuerà delle misure speciali per contrastare il virus e riportare la normalità nell’intera nazione.
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