La notizia è singolare: in Rai è emergenza trucco, le scorte stanno finendo e i maghi del make up di viale Mazzini rischiano di trovarsi ben presto con i pennelli puliti e la reputazione macchiata. Fondotinta, cipria, cerone e quanto altro serva a rendere le pelli dei conduttori più celebri d’Italia splendidamente levigate e perfette per il video è pericolosamente agli sgoccioli e rischia di lasciare i volti noti della tv… a pelle naturale.
A lanciare l’emergenza trucco in Rai è stato un comunicato ufficiale della sezione Lazio dello Snater, il sindacato dei telecomunicatori, uscito sul sito lo scorso 21 aprile, che recitava così: ‘Tutti in onda ‘come mamma li ha fatti’ I fondotinta sono finiti…le ciprie pure…i mascara idem… Gli ordini, per quanto riguarda il materiale del trucco, sono bloccati da 3 mesi a questa parte. Dall’Ufficio del Trucco partono ma il tutto si blocca, evidentemente, al vertice della Struttura. Parliamo di prodotti chiaramente al Top della categoria, testati e perfetti per l’esigenze del trucco televisivo dovendo l’Azienda fornirli a chi ha fra le mani i ‘connotati’ di conduttori e ospiti ‘di tutto rispetto’. Prodotti quindi ‘infungibili’.
Al di là delle varie leggi e regole sull’evidenza pubblica a cui l’Azienda si deve attenere e che immaginiamo verranno sbandierate, lo Snater si domanda: non liberando le forniture e non provvedendo in tempo a prendere quelli od altri prodotti al Top, come pensa la Rai di mettere le Colleghe ed i Colleghi del Settore Trucco nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro? E cosa dovranno rispondere all’ospite di fama mondiale, come al giornalista od al politico di turno quando seduto sulla sedia potranno solo ‘solleticarlo’ con i pennelli senza colore? Quando si alzerà la sua faccia sarà esattamente ‘come mamma l’ha fatta’. Chi invece ci rimetterà la sua di faccia saranno i Professionisti del Trucco Rai riconosciuti, fino ad oggi, da tutti come tali.’
Rimetterci la faccia è in effetti l’espressione più indicata in questa situazione di emergenza trucco in Rai. Il problema delle scorte di trucco a rischio, secondo lo Snater, riguarda il blocco delle forniture: i truccatori e le truccatrici Rai si occupano di segnalare correttamente i prodotti che stanno terminando, preparano gli ordini che risalgono la gerarchia nel modo giusto, ma ad un certo punto questi si arenano. Piero Pellegrino, segretario generale dello Snater, ha spiegato la dinamica: ‘L’ufficio trucco ha chiesto determinati tipi di prodotti che rappresentano il top della categoria mentre la dirigenza ha cercato di risparmiare, acquistando materiali di qualità inferiore che si sono dimostrati inadatti alle esigenze televisive. E alla fine si è bloccato tutto: gli ordini partono, ma poi mano mano che arrivano in alto si fermano. Siamo arrivati al punto che pur di continuare a svolgere in maniera dignitosa il loro lavoro le colleghe e i colleghi truccatori comprano i cosmetici di tasca propria. Ma non devono farlo, anche perché usando trucchi non forniti ufficialmente dall’azienda si espongono a rischi.’
L’accusa è quella di voler risparmiare a tutti i costi arrivando persino ad ostracizzare il lavoro dei dipendenti dell’Ufficio Trucco. A quanto pare, la Rai ha ammesso l’esistenza del problema sostenendo, però, che il blocco è dovuto alle nuove norme sulla trasparenza degli appalti sulle forniture, che riguardano anche l’acquisto del make up per la televisione. Le nuove regole hanno complicato e rallentato le procedure di ordini ma, assicurano da Viale Mazzini, si interverrà nell’immediato per tamponare l’emergenza in modo da terminare la stagione televisiva senza danni. Dopo la pausa estiva si affronterà il discorso in modo più strutturato.
La notizia continua a far sorridere, ma effettivamente mostra come nel funzionamento di una grandissima azienda televisiva anche il più piccolo dettaglio tecnico possa fare la differenza. In questo caso, una bella pennellata di trucco.