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Emine Erdogan, first lady turca moglie del presidente Recep Tayyip, è famosa per le sue passioni: il lusso in tutte le sue forme, i viaggi esclusivi in giro per il mondo, lo shopping sfrenato, l’antiquariato… La ‘sultana‘ turca ama vivere in palazzi sfarzosi e abbandonarsi al lusso più sfrenato, e proprio per soddisfare i suoi capricci non ha mai badato a spese. E’ questo uno dei motivi per cui è stata criticata aspramente, considerando che in Turchia c’è tantissima gente che non riesce a campare, che guadagna meno di tre o quattro euro al giorno. Non a caso sui social viene usato un hashtag che recita: ‘Emine compra e il popolo turco paga’. Se all’apparenza Emine sembra una morigerata musulmana praticante, devota al marito e alla famiglia, in realtà coltiva ‘vizi’ molto terreni che soddisfa all’ombra del potere del marito.
LA SULTANA DEL 2016
Ama vivere in palazzi sfarzosi, fare spese folli e viaggiare intorno al mondo. Emine Erdogan non bada a spese per soddisfare i suoi capricci. Da buona musulmana ricca e potente non nasconde la sua passione per la dinastia imperiale ottomana e per la vita negli harem, arrivando a sostenere l’apologia del sistema imperiale turco. Non a caso lo scorso 8 marzo, in occasione della Festa della Donna (quando il marito affermò che ‘la donna è prima di tutto madre‘), ebbe a dire che negli harem le donne si preparavano alla vita e ricevevano un’istruzione, che la vita al loro interno aveva solo pregi e che il sultanato era da ammirare, che gli harem insomma erano centri educativi per i membri della dinastia ottomana. Peccato che tantissime donne nell’harem erano praticamente delle schiave che non avrebbero mai e poi mai potuto lasciare il palazzo…
Türkiye ikiyüzlülüğü…
İlahi okuyan TRANS, Emine Erdoğan'la yemek yer, okumayan Beyoğlu'nda gaz. pic.twitter.com/7BdyShYgUv
— ☪By_Cengo™ (@cngz_glsn) 27 giugno 2016
IL LUSSO PRIMA DI TUTTO
Un quarto della popolazione turca fa i conti con la povertà, ma a lei non sembra importare, ciò che le interessa è poter avere a disposizione ogni giorno la sua tazza di tè bianco (a 1.800 euro al chilo) rigorosamente servita in tazze d’oro da oltre 300 euro cadauna. Ma i vizi di Emine sono anche altri. Secondo quanto si legge sul Daily mail, la sua passione per l’antiquariato la porta a spendere cifre pazzesche per acquisti improvvisi in bazar e atelier in giro per il mondo. Le foto di lei che si aggira in un mercatino all’aperto di Varsavia hanno fatto il giro dei social. Ad esempio una volta che si trovava a Bruxelles al seguito del marito, ordinò la chiusura di un intero centro commerciale per poterlo comodamente visitare da sola e fare acquisti di abiti firmati in privato.
Seems like one of antiques First Lady Emine Erdoğan bought while in Warsaw was a menorah v @hvmoltke pic.twitter.com/swYMd25T94
— ilhan tanir (@WashingtonPoint) 11 luglio 2016
Emine immortalata mentre si aggira nei mercatini di antiquariato in Polonia, dove ha speso oltre 50mila dollari in merce.
DIMORE FARAONICHE E JET SET
Alla faccia di chi nel Paese vive con pochi euro al giorno, Emine trascorre la quotidianità delle sue giornate in enormi dimore da sogno riccamente arredate. Solo il Palazzo Bianco di Ankara è costato 600 milioni di euro, tra carta da parati di seta e porte da 43 mila euro cadauno per ciascuna delle 1000 stanze del complesso, che inoltre ha 150 mila metri quadrati di terreno e parco intorno, che lo rende molto più grande di dimore residenziali di un certo livello, come la Casa Bianca, Buckingham Palace o il Cremlino, con in più un tunnel e un bunker sotterraneo… Un edificio che qualcuno ha paragonato all’ex dimora del dittatore iracheno Saddam Hussein. E dal quale la signora Erdogan esce spesso per andare in giro a frequentare il bel mondo, fare shopping e visitare i posti più esclusivi del mondo. Abitudini che in tanti ritengono essere un po’ in contrasto con le rigide leggi islamiche, e che soprattutto fanno inorridire la popolazione che fatica ad arrivare a fine mese. Si pensi solo che il palazzo bianco è costato ai contribuenti la bellezza di 570 milioni di euro, e per alimentarlo si spende circa 5 milioni di euro all’anno in energia elettrica.
@cakir_rusen @Medyascopetv Emine Erdoğan'a da ilham vermişti bi vakithttps://t.co/3wCC5TLKDK
— Bülent (@sensible_heat) 20 luglio 2016