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L’emorragia cerebrale è la rottura di un vaso sanguigno nel cervello, la quale è causa di un conseguente versamento sanguigno nell’encefalo e di un mancato nutrimento dei tessuti cerebrali. A seconda della gravità dei danni l’emorragia cerebrale può avere un esito letale o fortemente invalidante. Oggi si torna a parlare dell’emorragia cerebrale per via della morte di Fabrizio Frizzi: il popolare conduttore televisivo si è spento il 26 marzo 2018 in seguito a questa patologia. Andiamo ad analizzare cause, sintomi e decorso di questa sindrome.
L’emorragia cerebrale cos’è? Si tratta di una sindrome neurologica acuta provocata dalla rottura di un vaso arterioso o venoso cerebrale (spesso sclerotico) e dal conseguente versamento di sangue nel parenchima cerebrale. Esistono le emorragie cerebrali a sede tipica, localizzate cioè nelle strutture profonde dell’encefalo, e a sede atipica, che interessano la sostanza bianca parietale, frontale o occipitale. L’emorragia cerebrale può essere generata da traumi fisici importanti, quali ad esempio incidenti stradali, ma anche da eventi non traumatici come malformazioni congenite, o ancora da disordini della coagulazione del sangue dovuti all’assunzione di farmaci come gli anticoagulanti.
Quali sono i sintomi principali dell’emorragia cerebrale ? Le manifestazioni cliniche dipendono da vari fattori: la zona dell’encefalo interessata, la causa, l’entità del travaso di sangue. I pazienti che hanno un’emorragia cerebrale in atto nella maggior parte dei casi possono manifestare:
La situazione clinica può ulteriormente essere aggravata dal sopraggiungere di:
Nella maggior parte dei casi chi sopravvive a un’emorragia cerebrale si ritrova a dover convivere con le disabilità ‘ereditate’: in base all’area cerebrale interessata infatti, possono rimanere compromesse la funzionalità motoria (paresi e spasticità), quella del linguaggio (difficoltà e impossibilità nel parlare o nel coordinare le parole) e quella cognitiva (problemi della sfera mnemonica).
L’emorragia cerebrale da cosa è causata? L’ipertensione è la causa primaria responsabile del 60-70% dei casi: gli alti valori pressori producono nel tempo importanti modificazioni strutturali alle pareti arteriose, che possono condurre alla rottura del vaso. Oltre all’emorragia cerebrale da ipertensione molto comune è anche l’emorragia cerebrare da rottura di un’aneurisma e l’emorragia cerebrare da angiopatia amiloide, causata dal deposito di sostanza amiloide all’interno delle pareti vasali. Altre importanti cause di emorragia cerebrale sono:
Il trattamento elettivo per l’emorragia cerebrale è l’intervento chirurgico di riduzione dell’ematoma. E’ indicato nei pazienti in cui si evidenzia un deterioramento progressivo delle condizioni neurologiche e in quelli con ematoma del cervelletto (cerebellare) di dimensioni superiori ai tre centimetri. In tutti gli altri pazienti, per i quali non si rende necessario l’intervento chirurgico, è indispensabile tenere sotto stretto monitoraggio lo stato neurologico e i parametri vitali con particolare attenzione alla pressione sanguigna. In presenza di edema cerebrale solitamente è prevista la somministrazione di diuretici osmotici, mentre in caso di emorragia cerebrale su un paziente in terapia anticoagulante vengono somministrati preparati in grado di ristabilire la normale coagulazione del sangue (vitamina K, protamina, concentrati piastrinici).
Attualmente non esistono trattamenti o cure specifiche in grado di evitare lo sviluppo dell’emorragia cerebrale, tuttavia è possibile prevenirla adottando uno stile di vita che tenga sotto controllo i numerosi fattori di rischio sopra elencati. Ecco dunque come è possibile prevenire l’emorragia cerebrale:
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