L’energia eolica ha assunto negli ultimi anni un ruolo sempre più preponderante nel fabbisogno energetico internazionale, e la conferma arriva dai livelli record raggiunti nei Paesi dell’Unione Europea. La diffusione degli impianti è capillare oramai in tutto il Vecchio Continente, e i governi della Ue puntano forte su questa fonte di energia rinnovabile che secondo gli scienziati sarebbe in grado di soddisfare l’intero fabbisogno, sostituendo altre fonti inquinanti. Vediamo in dettaglio la situazione dell’eolico nell’Unione Europea.
In Europa ci sono diverse realtà che presentano punte significative di produzione eolica: durante il recente summit dell’Onu a New York il re Felipe VI ha annunciato che la Spagna è diventato il primo Paese al mondo in cui l’energia eolica ha rappresentato per un anno intero la fonte principale di produzione elettrica con il 21,1 per cento, superando il nucleare, carbone ed idroelettrico. Livelli eccezionali anche nel Regno Unito e in Danimarca, dove si sono registrati picchi produttivi invidiabili: in terra britannica l’eolico è arrivato a rappresentare un quinto del fabbisogno energetico del Paese, mentre per i danesi l’eccesso di energia prodotta talvolta genera prezzi negativi sul mercato elettrico. Jacopo Moccia, dirigente della Ewea, European Wind Energy Association, afferma che ‘i picchi di produzione eolica sono una dimostrazione dell’elevato potenziale europeo di questa fonte. Il mare del Nord sarebbe in grado da solo di coprire sette volte il fabbisogno elettrico del continente. I gestori di rete non dovrebbero trovare problemi tecnici insormontabili nella gestione di ingenti produzioni eoliche, ma le problematiche sono soprattutto di interconnessione e di mercato‘.
Non a caso il recente pacchetto clima-energia uscito dal Consiglio d’Europa si pone come obiettivo la risoluzione dei colli di bottiglia delle interconnessioni, al fine di arrivare un giorno ad un mercato unico dell’energia, che sarebbe vitale non soltanto per il settore dell’eolico. In questa radiografia generale dell’eolico nella Ue, la situazione italiana si caratterizza per luci ed ombre: gli impianti eolici non sono uniformemente distribuiti sul territorio, essendo concentrati soprattutto nel Meridione, ma il consumo del 50 per cento di energia elettrica appartiene al Nord. Per questo motivo la produzione eolica, che funziona ottimamente nel Sud e nelle isole, copre a livello nazionale appena il 5 per cento: ‘In questi anni in Italia non si sono mai verificate situazioni critiche dovute all’eolico‘, dichiara inoltre Andrea Marchisio di eLeMeNS, aggiungendo che ‘oggi il rischio di mancata produzione eolica in una zona deriva da momenti di elevata generazione eolica e scarsa domanda sulla rete elettrica e con vincoli di esportazione verso le zone confinanti. Per mantenere in sicurezza il sistema è necessario modulare la produzione eolica‘.