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Ambiente

Energia solare ed eolica, 2022 da record per la radiazione solare

Energia solare ed eolica, quella che chiamiamo “fonte rinnovabile”. Ecco i primi dati del 2022. La velocità media del vento in Europa nel 2022 è stata simile alla media degli ultimi 30 anni, ma è stata inferiore alla media in gran parte dell’Europa occidentale, centrale e nord-orientale, mentre è stata superiore nella parte orientale e sud-orientale.

Record radiazione solare – nanopress.it

La velocità del vento è stata soprattutto superiore alla media fino ad aprile, ma poi è stata simile o inferiore alla media da maggio in poi. Inoltre, l‘Europa ha ricevuto la più alta quantità di radiazione solare superficiale degli ultimi 40 anni, soprattutto nei primi sette mesi dell’anno. La domanda di energia legata al clima è stata inferiore alla media in alcune parti dell’Europa, ma superiore alla media in altre zone.

Energia: nel 2022 eolico e solare fondamentali

L’eolico e il solare sono diventati fonti sempre più importanti di energia rinnovabile in Europa negli ultimi 20 anni, con un aumento della capacità installata e della loro quota nella produzione di energia.

Energia – Nanopress.it

Nel 2022, per la prima volta, queste fonti hanno generato più energia del gas. Tuttavia, la loro produzione è soggetta a fluttuazioni stagionali e annuali, legate a vari fattori come i modelli di circolazione atmosferica e le variazioni della copertura nuvolosa.

Con la crescente dipendenza dell’Europa da queste fonti, diventa importante monitorare la loro variabilità nel tempo e nello spazio e capire come potrebbe evolversi in un clima in cambiamento.

Velocità del vento rispetto alla media in Europa

Nel 2022, la velocità del vento in Europa è stata pari alla media del periodo 1991-2020, con una leggera diminuzione dello 0,1%. Tuttavia, nel lungo termine, dal 1950 al 2022, si sono verificate grandi variazioni nelle velocità del vento, con anni in cui sono state superiori o inferiori alla media.

Velocità del vento – Nanopress.it

Nel 2022, le velocità del vento sono state inferiori alla media in gran parte dell’Europa occidentale, centrale e nord-orientale, mentre erano superiori alla media in alcune parti dell’est europeo, del sud-est europeo e della Spagna. Tuttavia, nel 2021, l’Europa nordoccidentale ha avuto velocità del vento molto al di sotto della media, raggiungendo minimi record in alcuni paesi. Nel 2022, la velocità del vento in questa zona era solo leggermente al di sotto della media.

Radiazione solare in superficie

L’Europa, durante il corso dell’anno analizzato (2022) ha registrato un’elevata quantità di radiazione solare superficiale, ovvero la luce solare che arriva sulla Terra, rispetto alla media degli ultimi 30 anni. Questo è dovuto alla maggiore esposizione al sole e alla riduzione della copertura nuvolosa.

Radiazione solare – Nanopress.it

In alcune parti dell’Europa occidentale e centrale, come Germania, Francia, Paesi del Benelux e Svizzera, l’aumento della radiazione solare era molto elevato, fino al 15%. Nelle aree montuose come l’arco alpino, l’aumento è stato ancora maggiore, fino al 30%. In altre parti della penisola iberica e dell’est europeo invece, la radiazione solare era vicina alla media o leggermente inferiore.

Energia, anomalie mensili nella velocità del vento e nella radiazione solare

Confrontare le anomalie mensili della velocità del vento e della radiazione solare può fornire informazioni sull’abbondanza o la scarsità relative di queste risorse rinnovabili per la produzione di energia nel corso dell’anno. Giova evidenziare, come il confronto viene effettuato utilizzando anomalie medie su tutte le aree terrestri europee; le condizioni possono variare a livello di singoli paesi.

Confronto – Nanopress.it

Inoltre, l’impatto di una data anomalia relativa alla velocità del vento o alla radiazione solare sulla generazione potenziale di energia dipende dal momento dell’anno e varia anche tra l’energia eolica e l’energia solare.

Anomalia della radiazione solare

La radiazione solare è stata principalmente al di sopra della media tra gennaio e luglio, raggiungendo il picco del 10% in marzo e maggio. Le grandi anomalie positive registrate nella prima parte del 2022 riflettono le condizioni asciutte e soleggiate che hanno contribuito alla diffusa siccità in gran parte dell’Europa durante la primavera e l’estate.

A partire da agosto, la radiazione solare è stata più vicina o al di sotto della media, raggiungendo un minimo del 6% al di sotto della media in settembre, il mese più piovoso del 2022 per l’Europa.

Anomalia della velocità del vento

La velocità del vento è stata superiore alla media in gennaio e febbraio. Il valore positivo più grande per febbraio, del 10% al di sopra della media, riflette le condizioni ventose e tempestose sperimentate nell’Europa nordoccidentale.

Il mese ha visto tre tempeste attraversare detta zona in una sola settimana, causando black-out, danni materiali estesi e perdite di vite umane. Queste condizioni ventose si sono verificate in un contesto atmosferico a grande scala caratterizzato da una fase positiva dell’Oscillazione Nord-Atlantica (NAO), una situazione favorevole a venti occidentali più forti sull’Europa settentrionale.

Energia, le conseguenze

Le condizioni climatiche possono influenzare significativamente sia la domanda di elettricità sia la generazione di energia rinnovabile, come quella prodotta da impianti eolici e solari. Per capire meglio questi impatti, è necessario valutare le fluttuazioni a lungo termine nelle condizioni climatiche che possono durare da mesi a decenni.

Energia e clima – Nanopress.it

In questa valutazione, si considerano solo l’eolico onshore e il solare fotovoltaico e si prendono in considerazione solo le variazioni dipendenti dal clima. Tutti gli altri fattori tecnologici, invece, sono considerati costanti. La produzione di energia elettrica è rappresentata attraverso il fattore di capacità (CF), che indica il rapporto tra la potenza media erogata dalle turbine eoliche e dai sistemi solari fotovoltaici e la loro potenza massima nominale.

Gianfranco Spensieri

Meteorologo professionista - Sono nato a Campobasso nel mese di settembre del 1980, sono laureato in Ingegneria Civile e Ambientale. Nel corso degli anni ha approfondito in modo particolare tutte le tematiche relative all’innesco delle frane superficiali in rapporto alle precipitazioni e analizzato le principali cause relative all'inquinamento atmosferico. Dal 2017 collaboro quotidianamente con la Testata Giornalistica Regionale della Rai facendo parte dei meteorologi di Rai Meteo per quanto concerne la regione Molise. Da marzo 2023 entra a far parte della squadra di NanoPress curando la parte meteo e ambiente.

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