Al Meeting per l’Amicizia tra i popoli di Rimini, Eni è presente con quattro hub tematici e interattivi che permettono ai visitatori di partecipare alle diverse aree tematiche attraverso la modalità dell’intrattenimento educativo. Anche i bambini possono giocare e imparare le nuove tecnologie costruendo una pipeline intelligente, individuando le coppie opposte sul tema dell’accesso all’energia con un gioco di carte in stile memory al contrario, e mettere su una casa completamente autosufficiente dal punto di vista energetico utilizzando veri pannelli solari.
Al Meeting di Rimini Eniday nei suoi stand ha proposto un racconto interattivo articolato in quattro temi, attraverso cui poter prendere parte a storie e giochi interattivi: access to energy, energy mix, solar tech e waste-to-fuel. Il tutto per sensibilizzare i partecipanti su diversi temi senza dimenticare il divertimento.
Luca Longo, del Centro Ricerche per le energie rinnovabili e l’ambiente spiega le ultime novità dal punto di vista energetico, come il progetto di edificio autosufficiente basato sulle nuove tecnologie sviluppate nel campo delle energie rinnovabili, con tanto di barriera anti-rumore e serra “intelligente”.
“Siamo qui con Eni per presentare due progetti per la cattura dell’energia solare e di quella elettrica, integrati all’interno degli edifici. Da una parte – spiega l’esperto – pannelli solari organici: lastre di materiale trasparente su cui sono stampati degli inchiostri in grado di catturare la luce visibile e produrre energia elettrica. E dall’altra concertatori solari luminescenti: lastre che catturano la luce visibile e la trasmettono sui bordi. Se sui bordi si mettono dei pannelli solari, si produce energia elettrica”.
Infatti, evidenzia Longo: “Nonostante l’edificio abbia numerosi piani e quindi non possa essere autosufficiente solo grazie ai pannelli al silicio posti sul tetto, noi abbiamo rivestito l’intera struttura del modello con pannelli in grado di lavorare dall’alba al tramonto in condizioni di luce diffusa”. “Un altro esempio applicativo – prosegue – sono le barriere anti-rumore” in cui le due tecnologie “sono in grado di produrre energia sufficiente a illuminare il tratto di strada in cui si trovano”.
Altra novità meritevole di menzione “è una serra solare con un pannello solare che ha la proprietà di non ostacolare la fotosintesi clorofilliana delle piante. Quindi – conclude Longo – riesce a produrre energia elettrica anche se sotto ci sono delle piante che vivono e crescono”.
In collaborazione con AdnKronos