In una cerimonia tenuta all’Università di Sassari, Sergio Mattarella ha ricordato Enrico Berlinguer, segretario storico del PCI.
Il 25 maggio 1922 nasceva Enrico Berlinguer, storico segretario del Partito Comunista Italiano e uno dei volti più noti della politica italiana. Ad omaggiarlo, una cerimonia tenutasi all’Università di Sassari, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che lo ricorda come un vero e proprio “protagonista della vita del Paese“.
Enrico Berlinguer, Sergio Mattarella gli rende omaggio nel centenario della sua nascita
Il Presidente Sergio Mattarella ha reso omaggio a Enrico Berlinguer nel corso di una cerimonia tenutasi all’Università di Sassari, in occasione del centenario della nascita dello storico segretario del PCI, che nacque il 25 maggio 1922 a Sassari.
Mattarella ha speso parole encomiabili per Berlinguer, definendolo un
“protagonista della vita del Paese che ha dimostrato un profondo rispetto per la costituzione e le sue regole e un’attenzione morale costantemente espressa e sollecitata. Due aspetti inscindibili tra loro e strettamente collegati che rappresentano con un messaggio sempre attuale per la nostra Repubblica“.
Chi era il segretario del PCI
Enrico Berlinguer nacque il 25 maggio 1922 a Sassari. Fu uno dei volti più importanti del Partito Comunista Italiano che, sotto la sua direzione, riuscì ad ottenere un elevato consenso popolare, in particolare nel 1976, anno in cui si registrò un’adesione del 34.4%. Un uomo che seppe mediare tra comunismo italiano e sovietico e che attuò quello che fu definito il “compromesso storico” con il partito della Democrazia Cristiana.
All’età di 26 anni entrò nella direzione del PCI, diventandone segretario della Federazione dei giovani comunisti italiani un anno dopo. La scalata nel partito è fulminea: nel 1958, infatti, diventa vice segretario e nel 1960 diventa responsabile del partito. Nel 1972, assume la carica di segretario nazionale. Si spense, a Padova, nel 1984, quando – durante un comizio – fu colpito da un ictus.
In molti hanno osannato al figura di Berlinguer, nel corso degli anni, sia da vivo che da morto. Ricordiamo, ad esempio, quando Roberto Benigni, nel 1983, lo prese in braccio ed esclamò, nel corso di una manifestazione del FGICI, “questo è un comunista autentico“. Un politico che manteneva gli impregni presi, come sottolineato anche dal giornalista Enzo Biagi il quale lo definì come “uno dei pochi politici che mantiene la parola“.
Il segretario del Pd, Enrico Letta – nell’Aula della Camera – ha definito Berlinguer un “grande italiano, un uomo di Stato che antepose sempre la Nazione alla parte, angosciato della vicenda del rapimento ed assassinio di Aldo Moro, sempre dalla parte dello Stato e della difesa delle Istituzioni“.