Non ha peli sulla lingua e non li ha mai avuti. Di Enrico Ruggeri, l’autobiografia sul passato è schietta: ‘A Sanremo qualcosa è pilotato. Usavo cocaina perché avevo i soldi’ ha svelato il cantautore milanese anche, consapevole degli errori commessi in quarant’anni di carriera e sessanta di vita. Enrico Ruggeri ha pubblicato un’autobiografia e ha dato alcuni dettagli sul libro, facendo luce anche su certi avvenimenti legati all’industria musicale italiana a Sanremo soprattutto, e alla sua partecipazione sfortunata all’Eurovision dopo la vittoria all’Ariston con ‘Mistero’ nel 1993.
‘A Sanremo qualcosa è pilotato. Usavo cocaina perché avevo i soldi’ ha ammesso Enrico Ruggeri nell’autobiografia sul passato, diretta e senza fronzoli, anticipando alcuni contenuti in un’intervista al Corriere della Sera: il punto focale delle sue affermazioni sta proprio nella disanima degli schemi dietro Sanremo, dove il cantautore milanese ha partecipato diverse volte da autore e altrettante in gara, vincendone due (una in trio con Gianni Morandi e Umberto Tozzi, una da solo).
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Parlando della sua partecipazione a Sanremo 2003 in coppia con la moglie Andrea Mirò, Enrico Ruggeri ha svelato un retroscena: ‘Una nota signora dello spettacolo convinse tutta la giuria di qualità a darci zero per aprire la strada del podio a un suo amico’ ha raccontato il cantautore, che ha deciso di non fare il nome della persona ma invita a rileggersi le cronache dell’epoca per scoprire di chi si tratti. ‘Io non parlo di frode’ ha chiarito comunque Enrico Ruggeri. ‘Faccio intendere che magari c’è qualcosa di pilotato. Basta comporre le giurie in un certo modo o far chiudere il televoto a una certa ora e il gioco è fatto’ ha continuato l’autore di ‘Quello che le donne non dicono’ scritta per Fiorella Mannoia, e che ha spianato la strada del successo alla cantante romana.
‘Sanremo fa girare milioni di interessi’ ha riconosciuto Enrico Ruggeri nel ricordare le esperienze all’Ariston. ‘Qualcuno quel benedetto trofeo se lo deve pur portare a casa’ ha continuato per chiudere il discorso.
Da Sanremo l’argomento si sposta all’Eurovision, visto che le due manifestazioni sono in qualche modo correlate. Forte della vittoria a Sanremo 1993 con ‘Mistero’, Enrico Ruggeri partecipò all’Eurovision in quella edizione ma gli fu impedito di vincere. ‘Andai in Irlanda per la gara e la funzionaria che mi accompagnava mi disse: ‘Sono qui per evitare che lei arrivi primo” ha raccontato il cantautore. A suo dire la Rai non voleva spendere tanti soldi per l’evento: ‘Forse non le importava granché, visto che da noi non faceva grandi ascolti in tv’ ha rivelato Enrico Ruggeri. Vero è che l’azienda di Stato ha ricominciato a seguire l’Eurovision con attenzione solo da poche edizioni, mentre negli anni Novanta si è toccato il punto più basso di coinvolgimento del pubblico da casa.
Un ultimo discorso affrontato da Enrico Ruggeri, che ha compiuto 60 anni il 5 giugno, è stato quello del suo rapporto con le droghe: assolto dopo essere stato beccato con uno spinello (‘Era un’Italia diversa, adesso la cosa mi fa ridere’), in realtà Enrico Ruggeri ha pubblicamente dichiarato di aver fatto uso di cocaina. ‘Avevo un mucchio di soldi da spendere’ ha ammesso il cantautore. ‘Quella polvere era parte integrante della vita sociale di Milano’ ha raccontato senza mistero Enrico Ruggeri, che improvvisamente decise di smettere e da allora non l’ha più toccata. ‘La cosa che ricordo con più tristezza di quel periodo è che si creava complicità con persone di cui, in uno stato di lucidità, non sarei mai stato amico’ ha svelato chiaramente Enrico Ruggeri.
Un modo elegante di togliersi qualche pensiero e qualche sassolino dalle scarpe? L’autobiografia di Enrico Ruggeri sarà sincera e schietta come lui: ‘Ho compiuto 60 anni’ ha detto ‘E mi sento meno impacciato nel raccontare di persone che non vivono più in questo mondo e di altre che non vivono più nel mio mondo’. Chiaro e conciso.