Dopo essere entrati all’interno di una caverna messicana, la scoperta di questi ricercatori ha cambiato nettamente la storia.
Una scoperta straordinaria avvenuta all’interno di una caverna messicana. Era tempo che ricercatori stavano cercando qualcosa di antico e meraviglioso, ritrovato dopo una ricerca estenuante e particolarmente difficile. Un team che ha completamente stravolto la storia antica, riscrivendola con una sola scoperta. Quello che sino ad ora si pensava fosse reale, in realtà mette l’accento su alcune novità molto interessanti che riguardano proprio la storia dell’umanità in un periodo determinato della storia. Facciamo chiarezza?
È una scoperta che ha lasciato tutti a bocca aperta, tanto che potrebbe far luce su quanto accaduto ai Maya o comunque mettere l’accento su quel periodo storico. In una caverna Messicana si riscrive una storia antica?
Un gruppo di sommozzatori in Messico ha scoperto una grotta sommersa, sviluppata in lunghezza. Circa 347 chilometri ricca di reperti antichi custoditi dalla penisola dello Yucatan.
L’ubicazione esatta è Tulum e percorre 263 chilometri sino a Sac Actun. Si unisce anche a Dos Ojos per 83Km. Il team GAM – Great Maya Aquifer Project – ha trovato questo antichissimo paesaggio e passaggio completamente naturale.
La vera scoperta è il fatto che le due caverne non sono indipendenti ma unite. Sono decisamente angoli remoti della Terra, non traversabili da tutti e con un grande tesoro ancora da scoprire. In alcuni tratti, infatti, i sub non hanno potuto usare le bombole di ossigeno perché ingombranti.
Il direttore del progetto GAM, oltre che archeologo subacqueo, evidenzia di come questa scoperta sia straordinaria e possa aiutare a comprendere una civiltà lontana e complessa come quella dei Maya.
I cunicoli sommersi dall’acqua si collegano tra loro e sono indispensabili per riscrivere la storia. Non solo, si possono finalmente comprendere usi e rituali degli insediamenti pre-ispanici ad oggi conosciuti. È una caverna enorme, che si perde e che si collega con le altre custodendo oltre un centinaio di reperti archeologici anche dei Maya.
Il ritrovamento di questo collegamento è avvenuto dopo uno studio approfondito, con una ricerca che andava oltre 15 anni.
I ricercatori hanno spiegato ai media locali – con una notizia che poi ha fatto il giro del mondo – di come questa sia una mappatura iniziale che da il via ad una nuova storia per le speleologia e non solo.
Secondo quanto emerge solo nel Quintana Roo nella parte Nord, ci sarebbero 358 sistemi di grotte unite tra loro oggi completamente sommerse.
Si tratta di 1400 chilometri di percorso subacqueo. I passi successivi saranno comprendere da quando l’acqua ha sommerso le grotte e avere un quadro generale di tutti i passaggi a disposizione. L’epoca Maya ha lasciato un tesoro che pian piano sta emergendo.
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