L’energia eolica riprende a correre in tutto il mondo: dopo aver registrato un calo nel 2013, l’anno che si è appena concluso fa segnare un aumento del 44 per cento, toccando quota 51.477 MW (Megawatt) di nuova capacità installata, secondo i dati diffusi dal GWEC, il Global Wind Energy Council, per merito soprattutto delle nuove tecnologie che stanno modificando in meglio l’intero settore industriale. A guidare la classifica mondiale del comparto si conferma la Cina, che nel 2014 ha segnato il nuovo record di 23.351 nuovi GW installati, e da sola rappresenta il 45 per cento del mercato globale, staccando nettamente l’altro gigante asiatico, l’India, con 2.315 MW.
Per il GWEC queste cifre rappresentano ‘un solido segnale di ripresa‘ per il 2014, in cui è stato certificato un totale di pale eoliche nel mondo in grado di produrre ben 369.553 MW. Steve Sawyer, segretario generale dell’ente, fornisce una spiegazione alla base di questa ripresa del comparto, dopo un 2013 alquanto difficile: ‘La tecnologia del vento sta maturando rapidamente, con una provata affidabilità e competitività. Non solo i prezzi bassi, ma anche la stabilità dei costi dell’energia eolica la rende un’opzione interessante per le utilities, produttori indipendenti e aziende che cercano di tutelarsi contro la fluttuazione selvaggia dei prezzi dei carburanti fossili‘. La stabilità di costi che restano comunque contenuti dunque è il vero segreto della ripresa dell’eolico secondo Sawyer, proprio mentre diversi Paesi (come la Russia) esportatori di greggio sono entrati in una spirale depressiva a causa dell’abbattimento improvviso dei prezzi.
E l’Europa? Il mercato continentale non sta a guardare, ma certo la crescita appare più limitata se confrontata con i numeri da capogiro della Cina, con 12.820 MW installati. La Germania guida la classifica europea con 5.279 MW, una quota superiore a quella dell’India, che come abbiamo detto è il secondo Paese al mondo, ed è seguita da Gran Bretagna con 1.736 MW, la Svezia 1.050 MW e infine la Francia con 1.042 MW. Non pervenuti i dati italiani, che si suppongono piuttosto bassi. Proseguendo con i dati esteri, il mercato africano si ferma a quota 934 MW, mentre il Brasile è il primo Paese sudamericano, con 2.472 MW di nuove installazioni rispetto ai 3.749 MW complessivi. Anche il mercato Usa in ripresa con 4.854 MW, mentre il Canada tocca un nuovo record con i suoi 1.871 MW.