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Curiosità

“Er giro de Peppe”, il modo di dire romano diventa un gioco da tavolo

Trovare parcheggio per lasciare l’automobile è la missione del nuovo gioco. Si parte dalla Fontana di Trevi e poi in giro per i quartieri di Roma. Attenzione però agli imprevisti. Traffico e buche sono sempre in agguato, come nella quotidianità del resto.

La Fontana di Trevi, il punto di partenza del gioco – Nanopress.it

Una divertente trasposizione di tutto ciò che accade davvero nella Capitale.

Da un modo dire al gioco che ricorda il Monopoli

Un giro interminabile per vie, viette e viuzze della città e poi magari alla fine nemmeno lo si trova il tanto sperato posteggio per la macchina. È forse anche un po’ per sintetizzare questo spirito che nasce il nuovo gioco da tavolo dal nome “Er giro de Peppe”. Un tipico modo di dire usato dai romani, che si trasforma in un divertente passatempo con gli amici.

A crearlo sono stati Rome is More in collaborazione con Clementoni. Il primo è un progetto social che divulga la cultura romana ai non romani e la seconda è un’azienda di giocattoli a sfondo educativo.

L’espressione dialettale alla base del nome del nuovo gioco, per i non romani potrebbe non voler dire nulla o suonare nuova. Così come chi non vive o non ha mai guidato a Roma potrebbe non cogliere le difficoltà quotidiane riscontrate ogni giorno da chi, con auto propria, si muove da un quartiere all’altro per lavoro, studio o svago e è alla costante ricerca di uno spazio fisico dove poter lasciare la vettura.

Il significato del modo di dire

Il gioco sembra proprio voler ironizzare sull’effettiva impossibilità di trovare un parcheggio, soprattutto in tempi brevi o utili per non tardare agli appuntamenti. Er giro de Peppe, infatti, sta proprio a significare che per andare da un luogo a un altro, invece di prendere la strada più corta e diretta, si fanno mille deviazioni che inevitabilmente comportano l’allungamento del tragitto. Una situazione familiare in città che si verifica per evitare il traffico, le strade chiuse oppure semplicemente per la necessità, appunto, di trovare un parcheggio.

La missione del nuovo gioco è proprio quella di trovare il parcheggio. Missione che nella quotidianità è molto difficile dato che a Roma ci sono troppe macchine per troppi pochi posteggi. Ad ogni modo, la partenza è dalla Fontana di Trevi. I partecipanti possono essere al massimo sei. Chi tra loro lancia la monetina più vicino al monumento si guadagna la possibilità di partire per primo.

Come funziona

Il tabellone di gioco ricorda il Grande raccordo anulare. Ci si ritrova così in una sorta di Monopoli ma ritagliato su Roma con tutti i quartieri. Dall’Eur a Ponte Milvio, da Ostiense a Prati fino a Monteverde e il Pigneto. Ogni giocatore ha una meta che deve raggiungere percorrendo una strada con tappe intermedie.

Per avanzare e guadagnare le monete necessarie per poter pagare il parcheggio, occorre rispondere correttamente ai quiz presenti sul mazzo di carte, che riguardano la città e la sua storia. Occhio però agli ostacoli e agli imprevisti. Così come nella realtà, anche nel gioco ci sono strade piene di buche, traffico, semafori rossi oppure luoghi con i parcheggiatori abusivi che costringono i giocatori a saltare un turno.

La strada dissestata dalla buca – Nanopress.ir

A volte però (diciamolo, molto raramente), capita di avere una giornata fortunata in cui il flusso di auto sia minore oppure la circolazione più scorrevole. Allora ecco le carte speciali come l’onda verde sulla Colombo che permette un altro turno, così come la precedenza ottenuta all’incrocio.

Non è la prima volta che Rome is More riesce a mercificare con successo la romanità. Aveva già in passato sfornato un altro gioco da tavolo, “Il Romano in Fiera”, che non è altro che la versione capitolina del più noto gioco di carte del Mercante in Fiera. Non resta che provare. Magari nel gioco si avrà più fortuna con il parcheggio rispetto che nella vita reale.

Diana Sarti

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