Una donna ha ritrovato un cucciolo abbandonato e nascosto in un cespuglio, ma non si è accorta subito di cosa fosse.
Una donna di nome Katrina ha ritrovato un cucciolo abbandonato e nascosto in un cespuglio sotto la pioggia, ma inizialmente non aveva capito di cosa si trattasse. Quando l’ha scoperto è rimasta scioccata.
Non capita tutti i giorni di trovare degli animali abbandonati sotto casa propria, ma è quello che è successo a una donna di nome Katrina. Di ritorno da un turno di lavoro, Katrina stava armeggiando con le chiavi per entrare in casa nel bel mezzo di un temporale, con il rumore della pioggia battente che copriva ogni cosa.
Eppure, quel rumore non riusciva a coprire un suono lamentoso e flebile che proveniva da una zona indefinita nel buio alle sue spalle. Guardandosi in giro, la donna capì che il suono proveniva dal bel mezzo di un cespuglio. Avvicinandosi, pensò che si trattasse di un topo, cosa che l’avrebbe disgustata non poco.
Il lamento che sentiva, tuttavia, non poteva essere quello di un topo, così Katrina prese coraggio e decise di spostare i rami del cespuglio facendo luce con la torcia del cellulare per vedere meglio. La luce rivelò una palla di pelo scuro e bagnato che tremava come una foglia, e continuava a lamentarsi.
La sua sembrava proprio una richiesta d’aiuto, e così Katrina decise di prendere quell’animaletto, qualunque cosa fosse, e portarlo dentro casa. Una volta dentro casa, con la luce accesa, la donna si rende conto di aver appena salvato un piccolo gattino.
Il piccolo gatto nero continua a piangere senza sosta, sicuramente per la fame, il freddo e la paura. Per riscaldarlo, Katrina lo avvicina a sé, cercando di trasmettergli il calore del suo corpo. Quando il cucciolo smette di tremare, la sua salvatrice si prende il tempo di osservarlo meglio: il gattino è davvero minuscolo, ed è appena nato, ha il cordone ombelicale ancora attaccato.
La domanda quindi sorge spontanea: come ci è finito un gattino nato da poche ore in un cespuglio al freddo e sotto la pioggia? La mente di Katrina passa in rassegna varie ipotesi, dall’abbandono di qualche famiglia crudele che non voleva una cucciolata numerosa, all’ipotesi più triste, quella di una mamma che ha dovuto abbandonarlo.
Quello però non è il momento di indugiare in congetture, il gattino sta ancora lottando in bilico tra la vita e la morte, e la sua salvatrice deve prendersene cura prima che sia troppo tardi. Così, Katrina prepara del latte che gli dà da bere ogni due ore circa con l’aiuto di una siringa, l’unico utensile abbastanza piccolo da riuscire ad abbeverare un cucciolo di quelle dimensioni.
Una volta che l’ha nutrito, Katrina decide di pesare il piccolo: misura solo 100 grammi, sembra quasi un topolino per quanto è piccolo. C’è ancora un aspetto di cui occuparsi, il cordone ombelicale. Ma a quell’ora è tardi per chiamare il veterinario, così Katrina decide che lo farà il giorno successivo.
Con il passare dei giorni, Katrina sperimenta la crescita del piccolo gattino nero, che pian piano apre gli occhi azzurri e prende peso. Il piccolo inizia anche a camminare con più sicurezza, e poi impara a giocare e diventa molto vivace. Katrina, alla fine, decide che lo terrà con sè, perché ormai non riuscirebbe più a separarsene.
La sua storia è raccontata in un video sul web, e non è l’unico episodio di animali anche molto piccoli ritrovati in condizioni disperate e salvati per puro colpo di fortuna.
Triste a dirsi, finché ci saranno persone crudeli che abbandonano gli animali, il mondo avrà bisogno di sempre più persone buone e amorevoli come Katrina, pronte a salvarli e prendersi cura di loro.
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