Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha ufficialmente prestato giuramento nell’Assemblea generale della Grande Assemblea nazionale turca, ricevendo il suo mandato dal presidente temporaneo della stessa ovvero Devlet Bahçeli. Subito dopo la cerimonia di giuramento, il presidente si è recato ad Anıtkabir per rendere omaggio a Mustafa Kemal Atatürk, fondatore della Repubblica turca.
Dopo aver firmato il taccuino speciale di Anıtkabir come da tradizione, il presidente Erdogan ha dichiarato la sua determinazione a lavorare sodo nei prossimi 5 anni per realizzare la visione del Secolo della Turchia. Questa visione è stata presentata durante la campagna elettorale, prevede un’agenda ambiziosa per lo sviluppo economico e la modernizzazione del Paese.
La cerimonia di giuramento e la visita ad Anıtkabir rappresentano un momento importante per la Turchia e per il presidente Erdogan, che ha ottenuto la rielezione per un nuovo mandato di cinque anni. Tuttavia, il Paese si trova ad affrontare sfide significative, tra cui la crisi economica, la situazione in Siria, la lotta contro il terrorismo e le preoccupazioni riguardo ai diritti umani e alla libertà di stampa.
Il presidente della Turchia è partito dal Complesso presidenziale per raggiungere la Grande Assemblea nazionale turca, accompagnato da una scorta di polizia motociclistica. Durante il tragitto, i cittadini hanno salutato il loro presidente lanciando garofani in segno di apprezzamento mentre la pioggia cadeva.
Giunto alla Grande Assemblea Nazionale della Turchia, il presidente è stato accolto dal presidente provvisorio del parlamento Bahçeli in una cerimonia ufficiale sotto la pioggia battente che però è stata seguita da moltissimi sostenitori del leader turco. Dopo la cerimonia di benvenuto il presidente Erdogan si è diretto all’interno del Parlamento per prestare giuramento e iniziare ufficialmente il nuovo mandato presidenziale.
Questa cerimonia è di grande importanza per la Turchia, poiché il presidente Erdogan ha ottenuto la rielezione dopo una dura campagna elettorale.
Il presidente turco dovrà affrontare queste sfide e lavorare sodo per garantire la stabilità e la prosperità della Turchia nei prossimi anni.
Il presidente è stato invitato a partecipare all’Assemblea Generale per la cerimonia di giuramento del presidente ad interim dell’Assemblea e mentre saliva sul palco per prestare giuramento, Erdogan è stato calorosamente applaudito dai deputati del suo partito AK e da quello di Bahçeli il MHP. Tuttavia, i deputati del CHP non si sono alzati in piedi per applaudire.
Dopo aver ricevuto il mandato Erdogan ha giurato per il suo nuovo incarico e ancora una volta è stato applaudito dai membri del suo partito. La cerimonia di giuramento si è poi conclusa con il canto dell’inno turco.
Dopo la cerimonia alcuni deputati del partito AK hanno voluto rispondere ai sostenitori del CHP per non essersi alzati in piedi, scatenando una breve discussione. Questo episodio ha chiaramente evidenziato le differenze politiche tra i partiti.
Il presidente Erdogan ha dato il via al suo mandato con un discorso nel quale ha pronunciato queste parole: “nella mia qualità di presidente della Turchia proteggerò l’ esistenza e l’indipendenza dello Stato, l’integrità indivisibile della patria e della nazione, la sovranità incondizionata e incondizionata della nazione ; alla presenza della Grande Nazione e della storia turca, giuro sul mio onore e dignità che non mi discosterò dall’ideale di tutti di beneficiare dei diritti umani e delle libertà fondamentali, che lavorerò con tutte le mie forze per proteggere e glorificare la gloria e l’onore della Repubblica di Turchia e per adempiere al mio dovere con imparzialità”.
Il presidente turco Erdogan ha in programma una cerimonia di inizio mandato presso il Complesso presidenziale, durante la quale saranno sparati 101 colpi di cannone per salutare il presidente e ci sono in programma numerosi eventi musicali e di intrattenimento che faranno da cornice nella serata dedicata al presidente.
Sarà anche celebrata una cena che vedrà accanto a Erdogan 22 capi di Stato che festeggeranno con lui l’inizio del nuovo mandato presidenziale. Dopo la cena il neo eletto si tratterrà con i giornalisti per un’intervista. Un momento importante per la Turchia che non è però rimasto privo di critiche e contestazioni da parte dell’opposizione, ma anche della popolazione che sperava in un cambiamento di rotta e puntava allo sfidante Kilicdaroglu.
L’opposizione turca è sempre più critica nei confronti del governo di Erdogan per le continue violazioni dei diritti umani che avvengono nel Paese. Nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni, la Turchia ha ancora molte sfide da affrontare in questo ambito.
Tra le principali preoccupazioni dell’opposizione ci sono la libertà di stampa, la libertà di espressione e di associazione, che sono spesso limitate o negate dalle leggi e dalle politiche del governo. Inoltre, ci sono preoccupazioni per la situazione dei diritti delle minoranze, come i curdi, che spesso sono oggetto di discriminazioni e abusi.
L’opposizione sta cercando di attirare l’attenzione sulla questione dei diritti umani nel Paese, sia a livello nazionale che internazionale, e di promuovere cambiamenti significativi per migliorare la situazione. Tuttavia, le sfide sono molte e la strada da percorrere è ancora lunga.
È importante che il governo turco prenda sul serio queste preoccupazioni e lavori per migliorare la situazione dei diritti umani nel Paese anche per evitare malcontento popolare che potrebbe scaturire in scontri e caos. Solo in questo modo la Turchia potrà consolidare la sua posizione come una democrazia stabile e rispettosa dei diritti umani e guadagnare la fiducia così il rispetto della comunità internazionale.
La comunità globale, dal suo canto, può sostenere l’opposizione turca nella sua lotta per i diritti umani in diversi modi. In primo luogo, i governi stranieri possono esercitare pressioni diplomatiche sul governo turco per migliorare la situazione dei diritti umani nel Paese. Questo può includere l’invio di dichiarazioni ufficiali di preoccupazione, la riduzione della cooperazione in alcuni settori o l’imposizione di sanzioni mirate contro funzionari o istituzioni responsabili di abusi.
In secondo luogo, la comunità internazionale può sostenere organizzazioni non governative e gruppi della società civile che lavorano per i diritti umani in Turchia. Ciò può includere l’offerta di finanziamenti e risorse per le attività di ricerca, di monitoraggio e di advocacy, nonché la promozione del dialogo tra le organizzazioni della società civile turca e quelle internazionali.
Le nazioni occidentali possono sostenere Inoltre la diffusione di informazioni sulle violazioni dei diritti umani in Turchia, attraverso la copertura mediatica e la promozione dello scambio di informazioni tra i giornalisti e gli attivisti dei diritti umani. Questo può aiutare a mantenere alta l’attenzione sulla questione e a sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale sulla situazione.
La comunità globale può svolgere un ruolo importante nel sostenere l’opposizione turca nella sua lotta per i diritti umani.
L’adozione di una posizione ferma e coerente sui diritti umani può aiutare a creare le condizioni per un dialogo costruttivo tra il governo e l’opposizione, favorendo così un dialogo che porti ad un punto di incontro che riesca a riportare condizioni consone alla popolazione turca, che è attualmente vittima di privazioni e subisce pressione da parte delle autorità statali, soprattutto in presenza di opinioni divergenti rispetto a quelle del governo.
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