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Ambiente

Eruzione dell’Etna: piove cenere su Catania

Eruzione dell’Etna: da domenica il Vulcano ha nuovamente rivendicato la sua presenza con una vigorosa attività esplosiva che ha avuto origine dalla Bocca Nuova. Nonostante il maltempo e la pioggia che hanno quasi celato la maestosità del vulcano, l’osservatorio sismico dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) di Catania ha monitorato da vicino questo fenomeno eruttivo.

Eruzione – Nanopress.it

L’energia travolgente sprigionata dal vulcano ha generato una spettacolare colonna di fumo, cenere e gas vulcanici, che ha illuminato il cielo e catturato l’attenzione di numerosi osservatori. L’Ingv di Catania, dotato di sofisticati strumenti di monitoraggio, ha svolto un ruolo cruciale nel raccogliere dati e informazioni preziose sull’attività vulcanica in corso. 

Eruzione e conseguenze

Nonostante le avverse condizioni meteorologiche, la cenere prodotta dall’eruzione si è diffusa in diverse direzioni, raggiungendo e ricoprendo numerose aree comunali costringendo anche a chiudere per qualche ora lo scalo aeroportuale.  La sua presenza è stata evidente attraverso un manto grigio che ha ricoperto il terreno e gli edifici circostanti, creando un’atmosfera surreale e accentuando la percezione di una manifestazione potente e inarrestabile della forza della natura.

Lava – Nanopress.it

Le autorità locali e gli esperti hanno collaborato per valutare l’impatto dell’eruzione sul territorio e per implementare le misure necessarie a garantire la sicurezza della popolazione residente nelle aree colpite. Le precauzioni sono state prese per ridurre al minimo i rischi per la salute, considerando in particolare gli effetti che la presenza di cenere vulcanica può avere sulle vie respiratorie.

Etna

L’Etna è un maestoso vulcano attivo situato sulla costa orientale della Sicilia, in Italia. La sua imponente sagoma domina il paesaggio circostante e attrae turisti da tutto il mondo. Con i suoi circa 3.350 metri di altezza, è la montagna più alta dell’Italia meridionale e uno dei vulcani più attivi al mondo.

Eruzione

Le eruzioni dell’Etna sono spettacolari e imprevedibili, con potenti esplosioni di lava e fumo che si innalzano nel cielo. Durante le eruzioni, le colate laviche possono scendere lentamente lungo i fianchi del vulcano, creando paesaggi lunari incantevoli. Tuttavia, nonostante la sua attività vulcanica costante, l’Etna rappresenta anche una fonte di vita per la regione circostante.

Etna – Nanopress.it

Le sue pendici sono ricoperte di fertile terreno vulcanico, che permette la coltivazione di agrumi, mandorle e vigneti. Inoltre, l’Etna è circondata da un parco naturale che offre una straordinaria varietà di flora e fauna, rendendolo un’importante riserva naturale.

Per gli amanti del trekking, l’Etna offre una serie di sentieri che permettono di esplorare i suoi crinali e osservare da vicino i fenomeni vulcanici. È anche possibile salire in cima al vulcano utilizzando la funivia e, per i più avventurosi, è disponibile un’escursione fino al cratere sommitale.

Vulcani attivi in Europa

Sono diversi e numeri i vulcani attivi in Europa. Tra questi i più importanti in Italia:

  • Etna (Italia): situato in Sicilia, è uno dei vulcani più attivi al mondo e uno dei simboli dell’Italia. Con le sue eruzioni spettacolari e la sua imponente presenza, l’Etna attira visitatori da tutto il mondo.
  • Stromboli (Italia): l’isola di Stromboli, ospita un vulcano omonimo noto per le sue eruzioni quasi continue. Le esplosioni regolari creano uno scenario unico e suggestivo, rendendo Stromboli una meta popolare per gli amanti dell’avventura.

    Vesuvio – Nanopress.it

  • Vesuvio (Italia): vicino a Napoli, è famoso per la sua eruzione distruttiva del 79 d.C., che seppellì le città di Pompei ed Ercolano. È considerato uno dei vulcani più pericolosi al mondo a causa della sua posizione vicina a centri urbani densamente popolati.

Islanda

  • Hekla (Islanda): posto nella parte meridionale dell’Islanda, l’Hekla è uno dei vulcani più attivi del paese. Le sue eruzioni hanno avuto un impatto significativo sulla storia dell’Islanda e sulle leggende locali.
  • Katla (Islanda): il vulcano Katla è uno dei più grandi del paese. Le sue eruzioni possono provocare alluvioni e grandi quantità di cenere vulcanica, con conseguenze significative per l’aviazione e l’ambiente circostante.
  • Krafla (Islanda): il complesso vulcanico di Krafla, nell’Islanda settentrionale, è noto per le sue eruzioni periodiche e le attività geotermiche. È una destinazione popolare per gli appassionati di escursionismo.
  • Askja (Islanda): situata nell’altopiano centrale dell’Islanda, Askja è un vulcano attivo famoso per il suo cratere Víti, una grande pozza di acqua di origine vulcanica. La sua bellezza selvaggia e le sue caratteristiche geologiche uniche la rendono una meta affascinante.

Hverfjall (Islanda): Hverfjall è un vulcano esploso situato nella regione del lago Mývatn, in Islanda. La sua forma perfettamente circolare.

Vulcani – Nanopress.it

Spagna e Grecia

  • Teide (Spagna): il Teide, situato nelle Isole Canarie, è uno dei vulcani più alti dell’Europa. È un parco nazionale protetto e offre paesaggi spettacolari, con la possibilità di salire in cima alla cima del vulcano.
  • Santorini (Grecia): l’isola di Santorini è di origine vulcanica e ospita un complesso di vulcani sottomarini. L’ultima grande eruzione, avvenuta nel 17º secolo a.C., ha avuto un impatto significativo sull’isola e ha contribuito alla formazione del suo paesaggio distintivo.

Eruzione Etna: la più devastante nel 1669

La più grande eruzione documentata dell’Etna si verificò nel 1669. Questa eruzione, conosciuta come l’eruzione di Mascalucia, è considerata una delle più devastanti nella storia del vulcano. Durante l’eruzione, la lava si riversò dalla sommità del vulcano e scese lungo i fianchi orientali, distruggendo diversi villaggi e causando ingenti danni. Si stima che questa eruzione abbia coperto un’area di circa 23 chilometri quadrati e abbattuto diverse chiese e abitazioni lungo il suo percorso. Nonostante la sua violenza, non ci sono state segnalazioni di vittime umane a causa dell’eruzione.

Gianfranco Spensieri

Meteorologo professionista - Sono nato a Campobasso nel mese di settembre del 1980, sono laureato in Ingegneria Civile e Ambientale. Nel corso degli anni ha approfondito in modo particolare tutte le tematiche relative all’innesco delle frane superficiali in rapporto alle precipitazioni e analizzato le principali cause relative all'inquinamento atmosferico. Dal 2017 collaboro quotidianamente con la Testata Giornalistica Regionale della Rai facendo parte dei meteorologi di Rai Meteo per quanto concerne la regione Molise. Da marzo 2023 entra a far parte della squadra di NanoPress curando la parte meteo e ambiente.

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