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Esame delle urine: come si fa

Esame delle urine: come si fa? Sembrerebbe scontato, ma in realtà bisogna rispettare determinate regole, perché questo esame riesca a fornire con precisione i risultati giusti. In effetti è un’analisi molto importante, che va fatta in gravidanza, ma anche per un controllo generale del proprio stato di salute. Permette di stabilire se si fa perfino uso di droga. Ma come fare? Non dimentichiamo quali sono i principi fondamentali per un esame delle urine completo, specialmente se si vogliono prendere in considerazione le 24 ore, per la raccolta del campione che si vuole sottoporre ad analisi.

Il prelievo

A seconda del tipo di esame da effettuare, l’urina va raccolta in modo differente. Per le urine del mattino il prelievo del campione deve essere realizzato utilizzando soltanto la parte intermedia della minzione. Si usa un contenitore sterile, che preferibilmente contenga una sonda integrata nel tappo. Si evita di utilizzare la parte iniziale del getto, per permettere una pulizia delle vie urinarie da eventuali batteri. Per quanto riguarda, invece, le urine delle 24 ore, la raccolta deve iniziare al mattino, scartando la prima minzione e terminando con la raccolta delle urine del mattino seguente.

L’esame

L’esame delle urine può essere suddiviso in tre parti. La prima fase consiste nell’osservazione fisica del liquido; la seconda è rappresentata dall’analisi chimica e per ultimo si esegue l’esame microscopico del sedimento urinario. Nella prima fase si presta attenzione al colore e all’aspetto del liquido fisiologico. Questa prima osservazione consente di appurare degli indizi che possono rivelarsi importanti per la diagnosi di un’eventuale patologia. L’urina può essere limpida, opaca o torbida. In questo ultimo stato si possono rilevare delle alterazioni del ph o può essere riscontrata la presenza di batteri ed, eventualmente, di sangue. L’aspetto viene determinato soprattutto dalla quantità di particelle sospese.

Con l’esame chimico si esaminano le più importanti sostanze presenti nelle urine, che ci possono essere in condizioni fisiologiche e patologiche. In particolare si esegue anche un’analisi specifica, per riscontrare l’eventuale presenza di un enzima prodotto dai leucociti, quando vi è la presenza di batteri. Con l’esame microscopico del sedimento urinario, dopo aver lasciato centrifugare una provetta per qualche minuto, si esamina il sedimento su un vetrino. Col microscopio si possono vedere delle cellule e si possono riscontrare se ci sono cristalli o batteri, condizioni che poi il medico deve valutare attentamente.

Gianluca Rini

Gianluca Rini è stato collaboratore di Nanopress, Tanta Salute e Pourfemme dal 2014 al 2017, occupandosi principalmente di tematiche relative alla salute, l'ambiente, il benessere.

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