Esami di Stato 2015, errore nella traccia artistico-letteraria: il Miur si confonde su Matisse. In attesa di sapere come se la sono cavata i maturandi con la prima prova, impossibile non notare la ‘castroneria’ del Ministero dell’Istruzione, che per l’ennesima volta sbaglia. Stavolta (come notato da una professoressa di arte del liceo linguistico Manzoni di Milano) gli esperti ‘cadono’ su Matisse, mostrato ai ragazzi nella traccia artistico letteraria sulla letteratura come esperienza di vita. Ma cosa è successo? Ve lo sveliamo dopo il salto.
Esami di Stato 2015, errore nella traccia artistico-letteraria: il Miur si confonde su Matisse. Ai maturandi vengono proposti tre dipinti (di Vincent Van Gogh, di Henry Matisse e di Edward Hopper), un brano di Dante (vv. 127-136 dell’Inferno), e brani sparsi di Borges, Raimondi e Todorov. Ma proprio sull’arte gli esperti del ministero si confondono: come notato dalla professoressa Olivia Maneo, il titolo dell’opera di Matisse proposta è ‘La lettrice in abito viola‘, olio su tela, 1898. Peccato che non solo il quadro sia del 1919, ma che l’opera mostrata sia ‘La lettrice in bianco e giallo‘.
Dopo la segnalazione, nel sito del ministero la didascalia è stata corretta, ma la foto dell’errore è diventata in breve tempo virale, come già successo in passato: nel 2008 un errore sul tema di Montale e altre varie imprecisioni portarono alle dimissioni del capo del team che sceglie le tracce, mentre nel 2007 la Società dantesca denunciò un errore nella traccia sul poeta fiorentino (allora si trattava del canto XI del Paradiso, quando nel cielo del Sole Dante incontra san Tommaso d’Aquino, che gli narra la vita di san Francesco d’Assisi e ne esalta l’opera).
Da segnalare anche un’altra ‘polemica’, quella relativa al saggio breve tecnico scientifico, non particolarmente originale: oggi si chiedeva come le nuove tecnologie hanno cambiato la comunicazione, un tema già emerso in Tecnologia Pervasiva (2014); Scienza e tecnologia (2012); Social Network, Internet, New Media (2009); Conoscenza, lavoro e commercio nell’era di Internet (2002); Da Gutenberg al libro elettronico: modi e strumenti della comunicazione (2000). Una ripetizione che magari è piaciuta agli studenti, ma oltre ai social network non c’è proprio altro da scegliere?