Forse un suicidio il motivo della morte di Andrea Pierettori, giovane alpinista di cui si erano perse le tracce negli scorsi giorni. Il suo corpo è stato trovato vicino ad un torrente.
Le ricerche sono andate avanti per giorni, anche se le speranze, ogni ora che passavano, i facevano sempre più fioche. E purtroppo quelle che erano le previsioni, sono state confermate. L’uomo è stato trovato nel greto del fiumiciattolo Mastellone, ormai privo di vita.
I famigliari, non vedendolo tornare a casa, avevano subito all’allertato le forze dell’ordine, denunciando la sua scomparsa, con la speranza che l’uomo avesse solo avuto un incidente, durante un escursione, e non potesse proseguire nel cammino. Le ricerche si sono da subito concentrate nei posti dove soleva andare l’uomo per fare le sue passeggiate e camminate.
E infatti proprio in quelle zone è stato ritrovato, in quel torrente che si trova nel comune di Varallo, situato in provincia di Vercelli.
Ma per lui appunto non c’era più nulla da fare, e il corpo è stato trovato esanime, forse morto sul colpo, ma ora stanno iniziando le indagini.
Infatti, è proprio sulle cause del decesso che si stanno concentrando le indagini degli inquirenti.
L’uomo era un escursionista molto esperto, conosceva benissimo quelle zone, dove era cresciuto, e non era mai incorso in nessun incidente. Quindi gli inquirenti stanno scartando da subito, l’idea di una morte avvenuta per cause naturali.
Anche perché, avendo da subito interrogato famigliari e conoscenti, gli inquirenti hanno scoperto che l’uomo si sarebbe allontanato dalla sua abitazione in circostanze non proprio serene. E il luogo dove è stato ritrovato il corpo dell’uomo, è purtroppo noto da molto tempo, per essere un posto dove già alcune persone, nel corso del tempo, sono andate li per togliersi la vita.
L’auto di Andrea Pierettori, così si chiamava l’alpinista, è stata ritrovata vicino il luogo del decesso, ulteriore prova che, probabilmente, si era recato li appositamente per compiere il tragico gesto, e non per fare una semplice escursione.
Il corpo è stato poi recuperato dai finanzieri del soccorso alpino del paese di Alagna Valsesia La salma è stata messa disposizione dell’autorità giudiziari che probabilmente disporrà l’autopsia.
Sono tante ormai le persone, che ogni anno, decidono di togliersi la vita, per i più svariati motivi.
A queste persone bisogna innanzitutto portare rispetto, e anche silenzio, perché se si arriva a compiere un gesto del genere, anche se per molti incomprensibile, giudicare non deve essere un nostro diritto. In questo modo una escursione si è trasformata in tragedia.
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