È stata eseguita nel pomeriggio di ieri, 19 dicembre, l’autopsia sul corpo di Davide Rebellin, il campione di ciclismo deceduto lo scorso 30 novembre dopo essere stato travolto da un autocarro mentre era in sella con la sua bicicletta durante uno dei suoi allenamenti.
I medici legali che hanno eseguito l’autopsia hanno confermato la morte per schiacciamento, escludendo, quindi, qualsiasi malore dell’ex campione vicentino.
E’ stata eseguita nel pomeriggio di ieri, presso l’ospedale di Vicenza, l’autopsia sul corpo di Davide Rebellin, il campione di ciclismo deceduto lo scorso 30 novembre mentre era in sella la sua bicicletta.
Il corpo dell’atleta 51 enne, è stato esaminato alla presenza dei periti di parte dall’anatomopatologo Vito Cirielli. Secondo quanto confermato dal pm Claudia Brunino, a uccidere l’ex campione sarebbe stato un autocarro di targa tedesca il cui autista è fuggito senza prestare soccorso. Confermata, quindi, la morte per schiacciamento, escludendo qualsiasi malore durante l’impatto.
L’incidente di 20 giorni fa è accaduto a Montebello Vicentino, un piccolo comune di circa 6 mila abitanti, in provincia di Vicenza. Dopo gli esami autoptici la salma finalmente potrà essere consegnata ai familiari per poter dare l’ultimo saluto a un grande ciclista italiano.
Nel pomeriggio di ieri, è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Davide Rebellin, deceduto lo scorso 30 novembre dopo essere stato travolto da un autocarro. Da una prima analisi si confermerebbe la morte per schiacciamento.
Nel frattempo, le forze dell’ordine di Vicenza che stanno seguendo le indagini da quasi un mese, in collaborazione con la polizia tedesca, hanno individuato il camionista colpevole dell’incidente. Si tratterebbe di un uomo di 62 anni, Wolfgang Rieke, originario di Recke, un comune di poco più di 11 mila abitanti della Renania Settentrionale-Vestfalia, in Germania.
Il conducente del tir è stato denunciato ma purtroppo resta libero perché la giurisdizione tedesca non prevede l’infrazione di omicidio stradale nonostante sia colpevole di episodi passati.
Secondo le ricostruzioni delle forze dell’ordine, il camionista sembrava essere lucido e consapevole di quanto fosse successo lo scorso 30 novembre: ci sarebbero, infatti, alcune testimonianze fotografiche che riprendono l’uomo di 62 anni accostarsi in una piazzola di sosta poco dopo il luogo dell’impatto per dare, prima una occhiata alla carrozzeria e subito dopo controllare da vicino il corpo tumefatto di Rebellin.
Nel frattempo che venga fatta giustizia per questa morte crudele, il corpo dell’atleta 51 enne subito dopo l’autopsia sarà consegnato ai familiari con il nulla osta della procura di Vicenza.
Le persone a lui care, così come i tanti tifosi sono in attesa di conoscere la data esatta dei funerali, che molto probabilmente saranno tra giovedì e venerdì nel duomo di Lonigo, la città dove il campione è cresciuto e ancora oggi vivono i suoi familiari.
Nelle ore che precedono l’ultimo saluto sarà allestita una camera ardente per coloro i quali vogliono rendere omaggio a uno dei ciclisti che ha fatto la storia italiana.
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