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Paura a New York dove un ordigno è esploso nella stazione centrale degli autobus Port Authority sulla 42esima Strada, a poca distanza da Times Square. Ancora incerta l’origine della bomba che, secondo la Cnn, sarebbe esplosa prima del dovuto e non del tutto. Secondo la polizia non ci sarebbero altri feriti a eccezione del sospetto, fermato e portato in ospedale: si tratta di Akayed Ullah, 27 anni, dal Bangladesh, che aveva con sé una “pipe bomb” artigianale. Evacuate le linee A, C ed E della metropolitana, chiusa la 42esima, forze di polizia, vigili del Fuoco e ambulanze hanno chiuso la zona dell’esplosione, ora la situazione sta tornando alla normalità. Le prime conferme che si tratti di terrorismo sono arrivate dal governatore di New York, Andrew Cuomo, e dal sindaco della Grande Mela, Bill de Blasio, che hanno parlato di un “fallito attentato terroristico“. Fonti media già parlano di collegamenti con l’Isis: i feriti sono 4, tutti non gravi, compreso il presunto attentatore.
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Al momento il presidente USA Donald Tump è informato e sta seguendo la situazione. La polizia di New York ha confermato il fermo di una persona e sta cercando altri ordigni tra la 42esima e l’8° Strada; un reporter della tv NW1 presente in zona ha aggiunto il dettaglio che il fermato avrebbe indosso una cintura esplosiva artigianale che non sarebbe detonata o malfunzionante, cosa al momento non confermata dai media ufficiali.
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Diverse fonti giornalistiche, tra cui il New York Post e la Cnn riportano che i feriti sarebbero due, di cui uno il presunto attentatore: il NYPD ha invece confermato che i feriti sono 4, nessuno in maniera grave, compreso il sospettato portato via in barella dal luogo dell’esplosione al Bellevue Hospital e subito interrogato dalla polizia: l’uomo avrebbe avuto indosso una “pipe bomb”. Molti testimoni hanno riferito di aver visto l’uomo con uno zaino con dei fili che pendevano.
Esplosione a New York, chi è l’attentatore
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Secondo le prime notizie, il fermato si chiamerebbe Akayed Ullah ed è un uomo proveniente dal Bangladesh di 27 anni, come confermato alla stampa dal capo della polizia di New York, James O’ Neill: sarebbe residente negli USA da 7 o più anni, in dettaglio a Brooklyn.
L’ex capo della Polizia di New York, Bill Bratton ha dichiarato alla trasmissione mattutina della MSNBC “Morning Joe” che il presunto attentatore “sarebbe stato ispirato dall’Isis”. Il capo del NYPD non ha confermato legami con Daesh con le indagini ancora in corso.
Il New York Post ha pubblicato un video in cui si vedrebbe il momento dell’esplosione con il presunto attentatore che rimane a terra ferito: secondo il quotidiano, avrebbe dovuto essere un attentato suicida, cosa al momento non confermata dalle autorità ma non esclusa. L’ipotesi più plausibile è che la bomba sia esplosa per caso, non del tutto e non nel momento prescelto.
Esplosione a New York, ordigno è artigianale
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Secondo le prime ricostruzioni, si tratterebbe di una bomba artigianale, anzi, secondo un esperto di terrorismo sentito dalla Cnn, di un ordigno che “chiunque potrebbe costruire a casa”. Ancora ignoto il movente: al momento si stanno vagliando tutte le ipotesi. Le prime notizie ufficiali confermano che era una “pipe bomb” artigianale.
[didascalia fornitore=”altro”]La zona dell’esplosione a New York[/didascalia]
Un testimone, interpellato dalla Cnn, ha dichiarato di aver sentito due esplosioni mentre stava scendendo da un bus intorno alle 7:45 ora locale. “Sono state due esplosioni distinte l’una dall’altra”, ha dichiarato il testimone che ha detto di aver visto “poliziotti che bloccavano ogni entrata, con polizia e SWAT ovunque”.
Nel frattempo, la città è piombata nel caos. Con la stazione degli autobus bloccata e tre linee della metropolitana bloccate in pieno orario mattutino per i pendolari, in tutta la città e fuori, New Jersey compreso, si segnalano difficoltà per le persone che si muovono come ogni mattina per recarsi al lavoro. Port Authority è la più grande stazione di autobus degli States, con oltre 230mila viaggiatori al giorno.
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Esplosione a New York, i precedenti
L’esplosione a New York alla stazione di Port Authority arriva a poco più di un mese di distanza dall’attentato portato a termine dal 29enne uzbeko Sayfullo Saipov che, per Trump meriterebbe la pena di morte.
Le prime indicazioni sul presunto attentatore lo hanno identificato in Akayed Ullah, 27 anni, bengalese. Se gli ultimi attentatori che hanno colpito su suolo europeo e statunitensi provenivano dalle ex repubbliche sovietiche, se confermato, quello dell’esplosione alla stazione del bus sarebbe il primo proveniente dal Bangladesh, paese duramente colpito il 1º luglio 2016 con l’attentato a Dacca in cui persero la vita 9 italiani.