Esplosione a Roma alle Poste di via Marmorata: «Atto dimostrativo», si segue pista anarchica

esplosione Roma

Paura a Roma, dopo una doppia esplosione in strada, vicino al palazzo delle Poste di via Marmorata. Secondo le prime informazioni, a esplodere a Roma è stato un ordigno rudimentale posizionato tra due auto e radiocomandato. Nessun ferito. Non dovrebbe trattarsi di terrorismo, la pista più calda è quella anarchica. Secondo la polizia si è trattato di «atto dimostrativo».

È successo venerdì mattina verso le 9, quando vicino alle Poste di via Marmorata, all’Aventino, si è verificata una doppia esplosione nel parcheggio dei mezzi dell’ufficio. Un’auto è stata danneggiata, non ci sono stati feriti. A esplodere un ordigno rudimentale, un grosso petardo o una bomba carta. Sono in corso le indagini della polizia, che al momento non esclude nessuna ipotesi e sta vagliando le telecamere di sorveglianza. Al momento dello scoppio non c’era nessuno. È possibile che il petardo sia stato lanciato dall’esterno.

Quello avvenuto in via Marmorata a Roma è stato «un piccolo scoppio molto limitato che non ha fatto danni ma che è stato chiaramente un atto intenzionale». Lo ha riferito il funzionario di polizia Massimo Improta ai microfoni di RaiNews24: «Le persone che hanno sentito lo scoppio sono arrivate sul posto. È stato usato un estintore perché c’era una piccola fiammella ma nessuna persona è rimasta coinvolta nell’accaduto».

Esplosione a Roma: «Atto dimostrativo»
La pista più calda non è quella del terrorismo ma quella dell’atto dimostrativo nei confronti delle Poste. Nei giorni scorsi, infatti, in un deposito delle Poste in periferia sono stati incendiati alcuni mezzi. C’era «forse un litro di liquido infiammabile ma non di più» nell’ordigno rudimentale esploso in via Marmorata a Roma, ha aggiunto il funzionario di polizia. «L’esplosione non ha danneggiato vetri. Gli schizzi infiammati hanno raggiunto il cofano della macchina accanto». Sul posto sono rimasti due involucri di plastica simili a bottiglie di plastica da mezzo litro. Il funzionario non ha dubbi: si è trattato di un «atto dimostrativo» perché l’ordigno è stato realizzato mettendo insieme, con perizia, diversi oggetti a uso domestico, evidentemente da «una o più persone che sanno quello che fanno». Inoltre l’ordigno è stato «posizionato in un posto di pubblico interesse nel quale i danni sono stati contenuti».

Allarme bomba al Circo Massimo
Verso le 11 si è diffuso un allarme bomba al Circo Massimo. Vigili del fuoco e forze dell’ordine sono andati subito sul posto, ma l’allarme è cessato poco dopo.

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