Esplosione a Roma in una palazzina, una vittima: non si esclude il dolo

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E’ avvenuta un’esplosione a Roma, determinata da una bombola del gas in un appartamento vuoto. L’incidente si è verificato in uno stabile di via Giuseppe Galati, al numero civico 54. C’è stata una vittima. Si tratta di un 50enne, originario di Napoli, che viveva al piano superiore, il più distrutto dallo scoppio. L’uomo è stato trovato chiuso nel bagno. Si era rifugiato lì per ripararsi, ma è morto intossicato dal fumo. Gli inquirenti non escludono l’ipotesi del dolo, perché nelle vicinanze dell’abitazione era stata lasciata una sorta di rivendicazione.

Si tratta di un biglietto con delle minacce, che riportava le seguenti parole: “Questa casa non ve la farò godere, perché siete ladri, ladri”. Il biglietto si trovava su un’automobile parcheggiata davanti alla palazzina ed è stato sequestrato dalla polizia scientifica. Nell’appartamento esploso abitava una donna, che aveva ricevuto un’ingiunzione di sfratto dal nuovo proprietario. Sembra che proprio la donna avesse minacciato più volte di far esplodere l’abitazione.

I soccorsi

Sul posto sono intervenuti i pompieri e sono state chiamate diverse ambulanze. I vigili del fuoco hanno provveduto a far evacuare la palazzina di 5 piani. Ci sono stati 13 feriti, ma, grazie all’intervento pronto dei pompieri, che hanno agito con 8 squadre, è stata salvata la vita a 14 persone, una delle quali sarebbe particolarmente grave. Dei testimoni hanno raccontato che alcune persone sono saltate giù dalle finestre per scappare. Sono state programmate anche delle apposite verifiche, per valutare l’idoneità statica dell’edificio.

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