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Un’esplosione al porto industriale di Livorno ha causato la morte di due operai e il ferimento di una terza persona. Dalle prime notizie l’incidente è avvenuto intorno alle 14:30 all’interno del deposito costiero Neri, all’accosto 28 del porto, serbatoio 62: una prima ricostruzione indica che due operai erano impegnati in operazioni di manutenzione e stavano trasferendo il combustibile del serbatoio, che conteneva acetato di metile, in un silo. Le vittime accertate sono operai della Labromare, società specializzata nella manutenzione portuale. Uno è morto sul colpo, l’altro in ambulanza. Ci sarebbe anche un ferito grave. Al momento sono in corso le operazioni di evacuazione della zona nel deposito di oli combustibili. I Vigili del Fuoco confermano che non si è sviluppato alcun incendio o nube tossica e stanno lavorando per bonificare la zona.
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Le prime indicazioni parlano di un’esplosione dovuta allo sversamento dell’acetato di etile, sostanza molto infiammabile, in un silo. Il serbatoio 62 appare come piegato su se stesso su un lato: tra le cause probabili ci sarebbe la formazione di una sacca di gas durante i lavori di sversamento. Uno dei due operai è morto sul colpo, investito dall’esplosione, mentre il collega sarebbe deceduto durante i tentativi disperati di rianimazione.
Le notizie sono al momento confuse. Luca Persico, delegato Filctem, intervenuto a Radio 1, parla di una “situazione drammatica. Non riusciamo ancora a capire bene cosa sia successo perché i collegamenti con l’interno dello stabilimento sono stati sospesi”.
“Abbiamo ancora notizie frammentate, sto seguendo la situazione in costante contatto con la prefettura”, conferma il sindaco
di Livorno, Filippo Nogarin, a Repubblica, rivolgendo il primo pensiero alle vittime e ai loro familiari. “Si porteranno dietro questo dolore tutta la vita. Tutto in nome del lavoro. Questo è inaccettabile”.