Non ce l’ha fatta la donna estratta dalle macerie della casa di Montecarlo, Lucca, esplosa per una fuga di gas lo scorso 15 aprile. L’esplosione aveva causato la morte di un settantenne, ed è notizia di poco fa che anche la donna estratta viva è morta in ospedale per la gravità delle ustioni riportate. Si chiude quindi con un bilancio di due morti il crollo tremendo avvenuto poco dopo Pasqua.
Nulla da fare per la donna sopravvissuta alla violenta esplosione causata da una fuga di gas e che ha ridotto in macerie una palazzina a Montecarlo, in provincia di Lucca. L’esplosione è avvenuta lo scorso 15 aprile, e ha causato la morte sul colpo di un uomo di 70 anni, rimasto vittima delle macerie. La moglie, estratta viva, è spirata a sua volta poco fa a causa delle gravi ustioni riportate. Nella sciagura era rimasto ferito gravemente anche l’inquilino del piano di sopra.
Le ustioni provocate dalla fuga di gas a Montecarlo, a Lucca, lo scorso 15 aprile, sono alla fine risultate fatali anche per Francesca Donatini, 71 anni, che ha dovuto soccombere in ospedale dopo 10 giorni di agonia.
Il marito della donna, Luciano Lazzerini, 70 anni, aveva invece perso la vita sul colpo dopo esser stato travolto dalle macerie della palazzina, completamente distrutta e sventrata dall’esplosione devastante.
Da tempo, pare che nella zona si sentisse da un po’ odore di gas, e la mattina del 15 aprile, alle 11.30 a Marginone, tra le frazioni di Porcari e Montecarlo, è accaduto il finimondo. I Vigili del Fuoco, subito accorsi, sono riusciti in quell’occasione a salvare altre 5 persone rimaste ferite, ma per la coppia di anziani la situazione è apparsa subito molto critica.
Rimasto ferito gravemente anche Simone Cerchiai, 47 anni, residente al piano di sopra, tuttavia senza correre pericolo di vita. La procura di Lucca sta ora investigando per capire la dinamica dell’accaduto e stabilirne le responsabilità.
Stando alle fonti locali, di recente era stata proprio effettuata la manutenzione dell’impianto Gpl in uso dall’intera palazzina. Oggi ha avuto luogo il sopralluogo dei periti nominati dalla Procura, nella persona dell’ingegnere Francesco Marotta e quelli delle parti in causa.
Il team di esperti dovrà esaminare la scena ed effettuare i rilievi necessari oltre a raccogliere eventuali elementi che riescano a fare chiarezza su quanto accaduto quella terribile mattina del 15 aprile.
Attualmente presenti nel fascicolo di inchiesta aperto in merito si trova non solo il tecnico uscito per la manutenzione, ma anche il titolare della ditta responsabile. A scatenare la deflagrazione, sentita anche a notevole distanza, con tutta probabilità una bombola del gas.
Quel sabato mattina una donna venne estratta viva dalle macerie con sospetta frattura di un polso e i figli di 9 e 12 anni, fortunatamente solo con delle lievi contusioni, oltre a un uomo con trauma toracico. Per riuscire a salvare le persone intrappolate dai detriti, in quell’occasione intervennero non solo i locali Vigili del Fuoco, ma anche il 118 e unità cinofile fatte arrivare dal comando di Siena. Oggi, purtroppo, la notizia dell’aggravarsi del bilancio dei morti.
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