Turchia, sono concluse le operazioni di salvataggio avviate dopo la tremenda esplosione nella miniera di carbone di Amasra avvenuta ieri sera. Le operazioni durate oltre 20 ore e in condizioni molto critiche si sono esaurite con il ritrovamento dell’ultimo dispero.
Una tragedia che ha scosso la nazione intera e ha lasciato dietro di sé una scia di sangue incredibile. Le immagini dei soccorsi che sono immediatamente arrivati sul posto hanno lasciato senza fiato per la gravità dei danni emersi. È stato necessario cercare le gallerie sotterranee per provare ad addentrarsi e soccorrere i minatori intrappolati.
Ieri sera ad Amasra è esplosa una miniera di carbone dove stavano lavorando moltissimi minatori. La scena che si è prospettata al mondo è stata una catastrofe di dimensioni importanti e la sofferenza dai parenti e sopravvissuti che cercavano i dispersi ha colpito il mondo intero.
La causa dell’esplosione Turchia sembra da attribuire a grisou. Si tratta di una miscela di gas composta da metano o altri idrocarburi che si forma spontaneamente nelle miniere e contatto con l’aria si infiamma ed esplode. Questo è emerso grazie al discorso di Donmez, ministro dell’energia. Prima di questa spiegazione l’agenzia che si occupa dei distrarsi turca FAD aveva dato come ipotesi un trasformatore difettoso.
Anche il premier Erdogan si è recato sul luogo della tragedia per dare il proprio sostegno e essere presente durante la fase critica. Le operazioni sono andate avanti incessantemente per molte ore riuscendo a salvare molte vite.
Oltre ai soccorsi anche le famiglie dei dispersi e volontari hanno scavato e tentato il possibile per ridurre al minimo i danni. Erdogan ha detto: “siamo davanti a un quadro molto triste”.
È stato proprio il premier a prendere la parola è a comunicare ai media che le ricerche erano concluse dato che l’ultimo disperso si è purtroppo trasformato nella 41esima vittima. Saranno ovviamente compiute indagini il più approfondite possibile con lo scopo in primis di capire la causa scatenante e poi per una gestione future di problematiche simili.
Si è alzato un dibattito internazionale in merito alle miniere turche e sulle misure di sicurezza attualmente in vigore in Turchia. Tanta disperazione vista dal mondo ha generato un sentimento collettivo di malcontento in merito alle condizioni lavorative precarie di alcuni stati tra cui la Turchia. I lavoratori si addentrano in gallerie poco manutenzionate e per tempi lunghissimi senza ritegno da parte di chi li sfrutta pagando poco e niente
È stato già preannunciato che si terranno verifiche anche nelle altre strutture lavorative minerarie in modo da avere un quadro dell’attuale stato delle miniere un Turchia. L’esplosione nella miniera in Turchia ha portato alla morte 41 lavoratori innocenti che meritano in primis giustizia e anche che la loro tragica morte non sia stata vano ma serva a smuovere controlli e verifiche.
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