Due potenti esplosioni in un deposito di bombole di gas in Romania, hanno provocato un morto e una cinquantina di feriti accertati.
Lo scoppio iniziale ha fatto scattare l’allarme ma mentre i pompieri erano a lavoro sul luogo dell’incidente, è arrivata una seconda potente esplosione che ha coinvolto 27 di loro. L’ondata di fuoco è stata terribile, alimentata soprattutto dalla presenza del gas che ha fatto da accelerante. Il fatto è avvenuto ieri sera a Crevedia, vicino Bucarest e le autorità ritengono che nonostante al momento la situazione sia sotto controllo, il bilancio potrebbe aggravarsi con il passare delle ore.
Esplosioni in Romania
In un deposito di bombole del gas in Romania, sono rimaste coinvolte circa 50 persone e c’è stato un morto. L’episodio è accaduto ieri sera nella zona di Crevedia, nei pressi di Bucarest.
La prima potente esplosione, udita a distanza, ha fatto scattare l’allarme e subito i Vigili del fuoco si sono precipitati sul posto con i loro mezzi. Insieme a loro sono giunti anche i soccorritori sanitari con le ambulanze e hanno avuto tutti un grande lavoro da fare perché l’edificio era completamente avvolto da fiamme altissime. Ci sono volute ore per domarle ma mentre gli uomini sul posto stavano iniziando a mettere in sicurezza l’area, è accaduto qualcosa di terribile.
Pochi minuti dopo la prima esplosione, ne è avvenuta un’altra che ha ferito 27 pompieri intenti a spegnere le fiamme del primo evento. La presenza del grande quantitativo di bombole del gas è stato un elemento determinante per la propagazione veloce dell’incendio, che aumentava sempre di più tanto appunto da provocare un secondo rogo. Inizialmente, ieri sera le prime testate giornalistiche che hanno riportato la notizia riprendendo i media rumeni, hanno parlato di una stazione di servizio, invece oggi sappiamo che si tratta di un deposito di bombole contenenti gas, dove in quel momento lavoravano diverse persone.
I due eventi insieme hanno portato a un incendio di dimensioni mostruose che a fatica i pompieri sono riusciti a domare. Ora la situazione sembra essere rientrata alla normalità ma ancora si monitora il punto dove si trova il deposito appartenente al figlio del sindaco della cittadina in Romania, membro del partito di governo Psd.
I soccorsi e le indagini
Sono state ore di terrore per chi stava operando sul posto, pompieri ma anche soccorritori sanitari che si sono dati da fare con ambulanze ed elicotteri. Gravissime le condizioni dei feriti, tutti con gravi ustioni e intossicazioni. I casi più gravi sono stati trasportati in Belgio e Italia perché la Romania non ha un adeguato centro per grandi ustionati.
Si tratta in particolare di 4 persone, invece la maggior parte di quelle coinvolte nell’incendio ha riportato ferite più lievi ma comunque da monitorare con attenzione. Non c’è stato nulla da fare per un uomo che lavorava nel deposito. Per ore la struttura è stata una palla di fuoco il cui denso fumo nero si è visto anche a distanza.
Mentre sanitari e Vigili del fuoco lavoravano per salvare quante più vite possibili, sul posto convergevano anche le autorità locali che ora stanno indagando per capire l’origine del rogo. Non è chiaro cosa sia accaduto ed è stata aperta un’inchiesta per fare luce sulla vicenda.
Terribili le riprese video dell’esplosione che circolano in queste ore sul web, dove in uno scenario apocalittico si vede l’entità delle esplosioni e il momento esatto della vampata di fuoco, in netto contrasto con il nero della notte dove brillano le fiamme e le sirene delle auto delle forze dell’ordine.
Sono scene che mettono paura, difficile capire cosa abbiano provato in quel momento le persone che, anche da lontano, hanno assistito ad doppio rogo. Gli abitanti entro un raggio di 700 metri sono stati evacuati per la tossicità dell’aria e un’abitazione nelle mediate vicinanze del deposito ha preso fuoco. “La zona è pericolosa e temiamo che anche altre cisterne possano scoppiare” ha riferito Raed Arafat, capo del dipartimento di emergenza della Romania.
Il presidente rumeno Klaus Iohannis ha descritto gli scoppi come una tragedia e ha chiesto alle autorità di adottare misure urgenti per i feriti affinché queste tragedie non si verifichino. Anche il ministro della Sanità Alexandru Rafila è intervenuto, confermando il decesso di una persona in ospedale per le gravissime ferite riportate, poi ha parlato di una possibile seconda vittima ma la sua ipotesi, fatta ieri sera poco dopo l’incidente, non è stata confermata e il bilancio per ora rimane a un solo morto.
All’appello mancano alcuni dipendenti del deposito. Gli altri, quelli che sono stati sopraffatti dalle fiamme, sono stati portati in tre ospedali di Bucarest e come dicevamo, alcuni fuori dal territorio della Romania.
Stando ai primi dettagli emersi dalle indagini, la prima esplosione ha causato 8 feriti con gravissime ustioni ma è la seconda che ha fatto più danni, strutturalmente ma anche in termini di bilanci umani: una quarantina feriti di cui la maggior parte sono pompieri. Poi appunto, il tragico decesso in ospedale di una delle persone coinvolte.
Gli agenti stanno tentando di ricostruire i momenti precedenti al primo scoppio, per capirne le cause. Le prime indagini rivelano che il deposito di Gpl doveva essere chiuso per la mancanza di alcune autorizzazioni.