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Esplosioni nel gasdotto Nord Stream, Mosca: “Washington responsabile”

C’è stata una violenta esplosione sul Nord Stream e Mosca ha attaccato pesantemente Washington.

Gasdotto Nord Stream – Nanopress.it

Il vice ministro degli Esteri russo Ryabkov e il ministro degli Esteri Lavrov hanno avuto parole molto dure per l’attacco missilistico, puntando il dito contro Washington come responsabile dell’atto terroristico. Addirittura secondo i vertici russi, gli eventi dell’ultimo periodo in Georgia sono stati orchestrati per creare i problemi ai confini russi.

Mosca attacca Washington

Oltre 80 missili russi in queste ore hanno colpito diverse zone dell’Ucraina, compresa Kiev ma non è questo ciò che fa più parlare di sé oggi per quanto riguarda la cronaca della guerra.

Si parla invece delle esplosioni in Nord Stream, considerate una conseguenza dell’operato di Washington, che secondo il ministro degli Esteri russo e il viceministro, avrebbe architettato gli ultimi eventi in Georgia appositamente per creare problemi ai confini russi.

Ancora, dal Cremlino pensano che le proteste contro la legge sugli stranieri fosse una scusa per tentare un cambio di potere coatto. Il Nord Stream è un gasdotto che attraverso il Mar Baltico trasportava gas proveniente dalla Russia in Europa occidentale, attraversando la Germania. Ora non è in uso ma è continuo oggetto di attacchi come l’ultimo che appunto ha scatenato queste polemiche.

Altri attacchi hanno caratterizzato queste ultime giornate, infatti sono stati lanciati 80 missili in diverse zone dell’Ucraina compresa Kiev. E mentre quest’ultima ha ricevuto il primo sistema Patriot grazie agli accordi con Stati Uniti e Germania, sono nate polemiche anche per quanto riguarda l’occupazione di Zaporizhzhia, tagliata fuori dalla rete elettrica. Vediamo gli ultimi aggiornamenti.

Aggiornamenti

Continua senza sosta la guerra e mentre l’Ucraina può contare sugli aiuti militari di altri Paesi, lo stesso non può fare la Russia, che comunque possiede una buona potenza militare. Ad esempio, pilastri delle capacità offensive sono i missili Kalibr, lunghi più di 6 metri e con una gittata di circa 2.500 chilometri. Sono di fabbricazione russa e possono essere lanciati da tutti i mezzi d’attacco, dalle navi ai sottomarini.

Fra le città nel mirino del Cremlino c’è Bakhmut, a Est del territorio ucraino che ha assunto un forte valore simbolico, infatti Mosca punta a quest’area da tempo e si fa sempre più vicina a impossessarsene mentre l’esercito ucraino prova a resistere.

Immagini guerra in Ucraina – Nanopress.it

Si è ben lontani dalla pace, nonostante la Cina abbia reso noto un documento che punta a un negoziato fra le parti in modo da porre fine al conflitto. All’interno si parla del rigetto del nucleare ma anche della fine del rifornimento delle armi. I Paesi però non sembrano propensi a smettere di attaccarsi a vicenda e dall’Ue arriva l’accordo per un nuovo pacchetto sanzionatorio alla Russia, che colpirà l’economia del Paese per ridurre l’arsenale bellico.

Sempre l’Unione Europea, rappresentata dalla presidente Ursula von der Leyen, ha dichiarato che la Russia pagherà per queste atrocità e lo ha confermato nel suo incontro con Joe Biden alla Casa Bianca, avvenuto in queste ore. Nonostante il Paese di Putin abbia raggiunto il primato del più sanzionato della storia, continua a ricevere flussi di denaro da molti Stati.

Incalcolabili i danni di vite umane ma anche ambientali a Kiev, quantificati in circa 50 miliardi di euro. Intere riserve naturali sono state devastate e il terreno è fortemente inquinato, così come l’atmosfera. Gli edifici distrutti e le foreste bruciate sono ormai le immagini che osserviamo digitando semplicemente la parola Ucraina sui motori di ricerca e accanto alla crisi umanitaria, ci si prepara ad affrontare quella climatica che corre parallelamente.

L’esercito russo continua l’offensiva, ieri a Kherson ci sono stati 71 bombardamenti, ma gli ucraini hanno nuovi appoggi in termini di armi per rispondere, come i sistemi modulari di difesa Patriot che saranno operativo a breve. Sono stati inviati da Stati Uniti e Germania e hanno 4 funzioni operative: comunicazione, comando e controllo, sorveglianza radar e guida del missile.

La Commissione Europea intanto mette in guardia che si stanno violando degli accordi internazionali con l’occupazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia, tagliata fuori dalla rete elettrica.

C’è anche un altro aspetto che si sta valutando per colpire la Russia, il governo britannico infatti sta chiedendo agli sponsor olimpici come Visa, Coca Cola, Samsung e Intel, di premere per escludere gli atleti russi e bielorussi dalle competizioni sportive, per evitare che lo sport venga utilizzato come propaganda.

 

Claudia Marcotulli

Diplomata in grafica pubblicitaria, amo l'arte, la natura, gli animali, la grafica, la fotografia e la scrittura.

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