Estate 2023 che raggiunge l’apice del caldo. Da oggi e fino a mercoledì su molte regioni italiane saranno possibili nuovi record di caldo. Questa settimana, compresa tra il 17 e il 21 luglio, sarà caratterizzata da un’ondata di caldo estremo. L’Anticiclone africano si rafforzerà ulteriormente, espandendo una massa d’aria ancora più calda verso il Mediterraneo centrale e l’Italia.
Durante la giornata di domani martedì e quella di giovedì, si raggiungeranno condizioni climatiche che metteranno a dura prova il corpo umano, con temperature diurne che supereranno i 37 gradi diffusamente e numerose punte intorno ai 43 gradi. Nelle zone interne della penisola e nelle isole, potremmo avvicinarci alla soglia dei 45 gradi, superando potenzialmente i record storici per il mese di luglio.
Anche le temperature notturne saranno anomale, con scarti significativi rispetto alla norma, fino a oltre 10 gradi, e valori localmente vicini ai 30 gradi. Questa situazione comprometterà il sollievo notturno dal caldo intenso. Anche in quota, ci sarà caldo intenso, con lo zero termico costantemente tra i 4200 e i 5000 metri.
Quando ci si può aspettare un attenuarsi del caldo estremo? Secondo le attuali proiezioni, quest’ondata di calore potrebbe cominciare a diminuire all’inizio dell’ultima parte del mese, verso la fine della settimana, a partire dal Nord, con successive infiltrazioni di aria meno torrida che raggiungeranno anche il Centro e poi il Sud, sebbene il caldo non scomparirà completamente.
Dal punto di vista meteorologico, l’alta pressione garantirà giornate ampiamente soleggiate sull’Italia, con solo isolati episodi di instabilità limitati fino a mercoledì nelle zone più settentrionali delle Alpi. A partire da giovedì, l’instabilità potrebbe coinvolgere a tratti alcune pianure settentrionali, come effetto delle prime infiltrazioni di aria meno calda. Tuttavia, questa tendenza dovrà essere confermata nei prossimi aggiornamenti.
Nonostante sembri un tipico caso di allarmismo o sensazionalismo online, purtroppo ciò che sta accadendo in Italia riguardo alle temperature è una realtà. Stiamo per affrontare una delle ondate di caldo più intense degli ultimi decenni, che è arrivata in modo piuttosto inaspettato dopo un inizio di stagione piacevole e piuttosto piovoso.
Questa settimana ci aspetta una sfida difficile sia per la durata che per l’intensità del caldo che vivremo. L’ondata di caldo è già iniziata da alcuni giorni e abbiamo già sperimentato giornate molto calde e afose. Tuttavia, a partire da oggi, ci sarà un ulteriore aumento dei flussi di aria calda provenienti dalle regioni subtropicali, che avvolgeranno gran parte del territorio italiano per la maggior parte della settimana.
Tra oggi e domani, ci sarà l’ingresso di una massa di aria estremamente calda sull’Italia, con temperature di circa 28-30°C a 1600 metri di altitudine (misurate a 850 hPa). Si tratta di temperature eccezionali e storiche per l’Italia, che si sono verificate solo in rare occasioni in passato, durante ondate di caldo eccezionali.
Le recenti previsioni meteorologiche confermano l’arrivo imminente di un’intensa ondata di calore sull’Italia. Da questa settimana, sono attese temperature insolitamente elevate per il Paese, con la possibilità di superare i record storici assoluti di caldo in alcune zone.
Questa situazione avrà una serie di impatti significativi e potrebbe comportare l’emissione di avvisi di allerta caldo in diverse aree d’Italia. È importante tenere presente che si tratta di una vera emergenza climatica e non del normale caldo estivo. Essere consapevoli di queste informazioni in anticipo e comprendere le possibili conseguenze non significa creare allarmismo, ma adottare misure preventive.
Mancano meno di 96 ore all’inizio dell’evento, e gli indici probabilistici confermano l’arrivo dell’ondata di caldo, con una variazione delle temperature previste di al massimo 1-2°C, sperabilmente meno, anche se con una bassa probabilità di superare tali valori.
Prevediamo 3-5 giorni con temperature tra i 37-39°C al nord, con punte di 41-42°C in Emilia Romagna mercoledì. Nel centro del Paese, molte zone sperimenteranno temperature superiori ai 40°C per 4-5 giorni, confermando il rischio di raggiungere i 42-43°C a Roma. Nel sud, ci aspettiamo costantemente temperature tra i 43-45°C nelle zone interne, con punte di 46-47°C. In Sicilia interna, le massime potranno raggiungere i 45-47°C. A Olbia, in Sardegna, mercoledì si prevede una temperatura di 43-44°C, con punte fino a 48°C nelle zone interne dell’isola.
La prima conseguenza di queste ondate di calore riguarda la salute. È importante evitare l’esposizione diretta al sole, consumare cibi freschi e leggeri, e bere molta acqua fresca (ma non ghiacciata). Evitare assolutamente di svolgere lavori all’aperto, non solo nelle ore più calde, ma anche all’alba e la sera.
Allo stesso modo, non è consigliato praticare sport durante i prossimi giorni. È necessaria cautela anche durante semplici passeggiate e persino durante escursioni in montagna, poiché le temperature di 30°C raggiungeranno anche altitudini di quasi 1500 metri.
È importante prestare massima attenzione anche ad alta quota, poiché potrebbero verificarsi crolli di parti di ghiacciai a causa del punto di congelamento a 5000 metri. Il caldo inoltre contribuirà all’incremento dello smog fotochimico, con un aumento dell’ozono troposferico che porterà all’inquinamento dell’aria nelle città e, a causa dei fenomeni di trasporto, anche ad alta quota.
Il ricorso all’aria condizionata o ai ventilatori sarà inevitabile per molti edifici scarsamente isolati. Tuttavia, è importante fare attenzione poiché, con l’arrivo del forte caldo, molti impianti lavoreranno a massima potenza per lunghi periodi. Ciò potrebbe causare il surriscaldamento degli impianti stessi e delle apparecchiature elettriche, aumentando il rischio di guasti o addirittura incendi. È quindi fondamentale fare attenzione e monitorare attentamente i propri impianti.
L’aumento dei consumi elettrici e il surriscaldamento delle linee e dei trasformatori potrebbero causare blackout anche su larga scala. È consigliabile prepararsi e dotarsi delle necessarie attrezzature per affrontare questa eventualità, che probabilmente interesserà diverse città e zone nei prossimi giorni.
Impatti sulle infrastrutture dei trasporti L’esperienza di ondate di caldo precedenti indica possibili conseguenze anche per i trasporti. In passato, le ferrovie nel Regno Unito e anche in Svizzera hanno subito ritardi e sospensioni dei servizi a causa della dilatazione termica delle rotaie durante ondate di calore estreme.
Strade, autostrade e persino i veicoli stessi potrebbero incontrare numerosi problemi. L’asfalto può subire danni con temperature di 43-45°C, come avverrà in molte zone interne del sud e del centro Italia. I motori a combustione interna soffrono particolarmente in queste condizioni, soprattutto se si utilizza contemporaneamente l’aria condizionata. È consigliabile prestare attenzione alla temperatura dell’acqua e dell’olio del motore, ridurre la velocità per precauzione e fare soste frequenti per riposarsi.
Vi è anche un rischio elevato di incendi. Nei prossimi giorni, il rischio di incendi sarà estremamente elevato. Molti incendi boschivi sono causati da azioni dolose o negligenze, ma il caldo aumenta il carico di combustibile nei boschi e favorisce la rapida propagazione delle fiamme.
Non è il momento di fare barbecue nei parchi e nelle foreste, né di gettare mozziconi di sigaretta incautamente. In passato, un incendio si è sviluppato nella zona di Rimini a causa di una scintilla generata da attrezzi agricoli su una roccia.
Purtroppo, è probabile che si verifichino molti incendi, anche di grandi dimensioni, date le condizioni previste. Al primo segnale, cercate un luogo sicuro e segnalate l’incendio ai numeri di emergenza.
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