Ettore Rosato ha lasciato Italia Viva. Il deputato triestino, ex braccio destro di Renzi, contro la direzione del partito: “Non è così che si fa il centro”.
Una decisione politica, non personale. Ettore Rosato, non a sorpresa visti i recenti malumori, lascia Italia Viva rimproverando a Matteo Renzi di non aver portato avanti quell’idea di centro che lo aveva convinto a passare al suo nuovo partito. Il leader sapeva del suo addio, visto che secondo quanto affermato dal deputato, da tempo ormai le vedute erano lentante e nei recenti colloqui lo aveva lasciato esplicitamente intendere: “Renzi se lo aspettava, è stata una mia decisione”.
Il braccio destro di Renzi dai tempi del Pd abbandona Italia Viva. Ettore Rosato ha fatto sapere tra che le ragioni del suo addio ci sono questioni politiche pero, per nulla personali. “Lo sa Matteo, ci siamo incontrati la scorsa settimana e abbiamo parlato, anche di recente. L’ho abbracciato, però in questi mesi la distanza si era ampliata”.
Non si capivano, i due ex alleati, dice il deputato triestino che ha ritenuto coerente la scelta di abbandonare prima di smentire un allontanamento dai piani alti: “E’ stata una mia decisione, Renzi se lo aspettava infatti in una conferenza stampa a poche ore da un nostro incontro mi aveva dichiarato già fuori. Non so perché lo ha fatto, ormai però è il passato”.
Come riporta stamane l’AdnKronos, Rosato ha spiegato che la linea principale non condivisa rispetto al partito sarebbe quella della rottura dal Terzo Polo. Una strada abbandonata da Renzi che invece a detta dell’ex componente di Italia Viva avrebbe potuto rappresentare la via giusta per cambiare la politica italiana, evitando di rassegnarsi al corrente bipolarismo. Ma su un possibile futuro in Azione, Rosato ha confermato che per il momento non ci sono salti in corsa sull’altro carro in programma. Nonostante gli ottimi rapporti con Gelmini, Carfagna, Costa, Richetti, conferma: “Continuo l’esperienza del nostro gruppo, lavorando per portare a termine l’impegno elettorale. Naturalmente mi confronterò con Calenda e con Bonetti, come durante il tempo della federazione”.
Critiche arrivano anche alla gestione della linea dell’opposizione di Matteo Renzi, accusato di continuare ad “attaccare e non dialogare Forza Italia e i moderati del Pd”. Un addio, quello dell’ex presidente del partito, annunciato in una recente intervista dopo mesi di smentite.
Nelle sue recenti dichiarazioni rilasciate a Repubblica, Ettore Rosato afferma di avere iniziato a maturare forti dubbi proprio dopo il tentativo fallito di alleanza tra Renzi e Calenda.
Intervistato da Serenella Mattera di Repubblica, Ettore Rosato è sceso nei dettagli del suo addio a Italia Viva. Il deputato ha parlato nello specifico della rottura del Terzo Polo, del mancato accordo tra Renzi e Calenda che avrebbe contribuito a creare quel solco insanabile tra le sue vedute politiche e quelle del fondatore del partito. “Ci sono stati errori da entrambe le parti, io però quando alle nostro responsabilità e a quelle di Matteo”. Di quel mancato accordo Rosato ricorda anche una sua proposta di mandare una delegazione di Italia Viva a discutere con Azione, rifiutata poi dagli ex colleghi: “Sapevo che avremmo fallito, ma è inutile tornare sul passato. Da quel momento il nostro rapporto politico si è raffreddato, e non sono più riuscito a condividere la sua prospettiva“.
Nessun ingresso in Azione dunque, così come non avverrà l’approdo per il momento a Forza Italia. Rosato si dice convinto di volere rimanere all’opposizione, smentendo altre voci, quelle che lo volevano al fascino di Antonio Tajani: “Apprezzo davvero il suo lavoro ma intendo rimanere all’opposizione nelle file del Terzo Polo, che esiste ancora come gruppo parlamentare“.
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