Euro 2016, i calciatori che dovrebbero fare il ramadan

Euro 2016 ramadan Pogba

Euro 2016 sta per aprire le danze e quest’anno le date entro cui si svolgerà (dal 10 giugno al 10 luglio) coincideranno con quelle in cui i musulmani osservano il digiuno per il ramadan (che invece è previsto dal 6 giugno al 6 luglio). Ciò significa che molti giocatori che saranno presenti a Euro 2016 dovranno cercare di conciliare gli impegni sportivi con quelli dettati dalla propria fede religiosa. Non certo una novità per loro ma cerchiamo di capire come sia possibile farlo e scopriamo quali sono i giocatori che faranno il ramadan.

I GIOCATORI CHE FANNO IL RAMADAN DURANTE EURO 2016

Euro 2016 Ribery fa il Ramadam

Franck Ribéry: il giocatore francese ha scelto di convertirsi all’Islam grazie a sua moglie (nella foto con lui), algerina. Ribéry ha dichiarato di essere un musulmano convinto e che nonostante nella vita di tutti i giorni si chiami Franck, nel privato si chiama in realtà Bilal.

Paul Pogba: il giocatore della Juventus e della nazionale francese è da sempre uno dei più rispettosi della propria fede religiosa. Lo si vede pregare prima di ogni match e ovviamente segue il ramadan. Per molti giocatori questo potrebbe rappresentare una sorta di handicap in campo ma per molti è anche il segreto per essere più forti, perché ci si affida al proprio Dio.

Mesut Ozil: il calciatore di nazionalità tedesca ha origini turche, come molti altri tedeschi ed è per questo che segue anche il ramadan.

Edin Dzeko: il giocatore bosniaco, attualmente nelle fila della Roma, è di fede musulmana e pratica il ramadan.

Bacary Sagna: di nazionalità francese ma di origini senegalesi, Sagna ha dichiarato in passato di non seguire il ramadan anche se non si è detto contro coloro che lo fanno.

Karim Benzema: il giocatore francese, musulmano, è stato escluso dalle convocazioni per Euro 2016 a causa delle indagini in cui è coinvolto e per le accuse di una presunta estorsione ai danni del compagno di nazionale Valbuena.

Momo Sissoko: l’ex giocatore della Juventus e nazionale francese, in passato avrebbe dichiarato di sentirsi stanco a causa del ramadan ma non è mai stato chiaro, in seguito, se lo osservi oppure no.

Moussa Sissoko: il centrocampista del Newcastle, di nazionalità francese ma di origine maliana, è di fede musulmana e osserva il ramadan.

Marouane Fellaini: calciatore belga con passaporto marocchino, il centrocampista del Manchester United avrebbe dichiarato di non osservare il ramadan nel corso di Euro 2016 e che il tempo perduto potrebbe essere recuperato al termine del campionato europeo.

GLI EFFETTI DEL RAMADAN SULL’ATTIVITA’ SPORTIVA

Secondo giorno di ramadan nel mondo

Il ramadan deve essere seguito da tutti coloro che professano la religione musulmana e sono poche le eccezioni in cui è possibile non osservarlo: quando si è giovani d’età, quando si è malati, quando le donne aspettano un bambino oppure quando si affrontano viaggi lunghi e pesanti da sopportare. È quest’ultima possibilità che molti giocatori di fede musulmana sfruttano per non seguire il ramadan quando sono alle prese con importanti impegni sportivi (quale potrebbe essere, ad esempio, Euro 2016).

Ma che impatto può avere seguire il ramadan quando si è impegnati in attività agonistiche di un certo livello? Chi segue il ramadan deve osservare il digiuno nelle ore diurne ed è per questo che deve cercare di adattare il proprio organismo ai ritmi che esso impone. E questo non riguarda soltanto le partite vere e proprie ma anche, e soprattutto, l’allenamento fisico. Proprio perché vi sono abitudini diverse in fatto di alimentazione, potrebbe accadere che l’organismo ne risenta, incidendo in negativo sulle prestazioni in campo. La stanchezza e la fatica muscolare potrebbero essere i “nemici” principali contro cui combattere mentre si osserva il ramadan. Senza contare altre conseguenze come la disidratazione e l’ipoglicemia (ossia il calo di zuccheri nel sangue).

Scegliere se seguire o meno il ramadan è una decisione che viene presa liberamente dai giocatori perché, come spiegano coloro che fanno parte dell’Islam moderato, la loro religione non ammette violenza sui propri fedeli.

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