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Euro 2016: il cammino del Portogallo Campione d’Europa

Il Portogallo, ormai lo sa tutto il mondo, ha vinto la quindicesima edizione dei campionati europei per nazione contro la Francia, in finale, allo Stade de France di Saint Denis a Parigi. Cristiano Ronaldo e i compagni lusitani hanno alzato per la prima volta nella loro storia una coppa cosi prestigiosa, battendo anche la nazionale di Eusebio, etichettata come una delle più forti di sempre. Ecco il cammino del Portogallo di Fernando Santos.

Fase a gironi

La squadra di Cristiano Ronaldo è finita nel girone F, sulla carta uno dei più semplici, insieme ad Austria, Ungheria e Islanda. La squadra di David Alaba e Arnautovic ha convinto nelle fasi di qualificazione grazie al grande talento e all’organizzazione di gioco ma incomprensibilmente hanno deluso ad Euro 2016. L’Islanda è stata una grande sorpresa ed è riuscita a fermare la squadra Portoghese sull’1-1 ma la partita che ha impressionato di più è stata quella contro l’Ungheria, per due semplici motivi: il primo sono le reti di Cristiano Ronaldo, che dopo aver sbagliato anche un rigore contro l’Austria si è svegliato, con un meraviglioso gol di tacco, e l’altro motivo è che se il Portogallo non avesse pareggiato, sarebbe sicuramente uscita. Invece, il definitivo recupero e il 3-3 finale hanno concesso i 3 punti al Portogallo che si è qualificata agli Ottavi di finale senza mai vincere una sola partita in un girone, lo ripetiamo, alla portata della squadra di Fernando Santos. La qualificazione come una delle quattro migliori terze ha lanciato la corsa della squadra lusitana fino alla finale, se questo non è un segno del destino ci domandiamo cosa sia.

Fase Finale

Negli Ottavi e nei Quarti di finale, contro Croazia e Polonia, il Portogallo non riesce mai a vincere all’interno dei tempi regolamentari e si deve affidare prima ad un gol di Quaresma al 116° minuto del secondo tempo supplementare dopo la respinta del portiere croato sulla conclusione di Cristiano Ronaldo, la prima dell’intera partita portoghese e poi, dopo l’1-1, si affida ai calci di rigore contro la Polonia, nei quali è sempre decisivo Quaresma che realizza l’ultimo gol dal dischetto dopo che Rui Patricio è riuscito ad ipnotizzare Błaszczykowski e mandare in semifinale la squadra di Cristiano Ronaldo.

Semi-Finale

Il Portogallo finisce tra le prime quattro squadre d’europa ed arrivati a questo punto tutti giocano per l’obiettivo più grande. per vincere, solo e solamente per vincere. La squadra del Commissario Tecnico Fernando Santos trova il Galles di Bale che ha eliminato il Belgio ai quarti di finale, altro grande colpo di fortuna per la squadra lusitana che incontra i dragoni e non le furie rosse che sulla carta erano potenzialmente le favorite al titolo insieme a Germania e Francia che, nel frattempo, giocheranno l’altra semifinale. La squadra di Coleman, però, è prima di Aaron Ramsey, regista e leader del centrocampo e da solo Gareth Bale non è riuscito ad impedire al Portogallo ma soprattutto a Ronaldo di portare la sua squadra in finale: prima arriva la rete di testa, il secondo dell’europeo fatto in questo modo, con uno stacco incredibile e poi con un tiro-cross su cui si lancia Nani in scivolata e porta la squadra iberica sul 2-0 che sancirà la fine della partita. Il Galles ha comunque conquistato il risultato migliore della sua storia ed il Portogallo vola a Parigi contro la Francia.

Finale

La Francia, padrone di casa, era la grande favorita del torneo insieme alla Germania e una volta arrivata in finale contro il Portogallo in molti, se non tutti, davano per scontata la vittoria dei galletti. Nonostante la già superiorità della Francia, sulla carta, la presenza di fenomeni e di talenti come Pogba, Griezmann e Payet, per il Portogallo arriva un’altra stangata: il forfait di CR7 per un contrasto con Payet che ha compromesso la sua presenza nella finale. La lesione del legamento del ginocchio sinistro, sembra questa la diagnosi dell’infortunio, ha costretto il campione più grande di questa finale, e di tutto l’europeo, ad uscire dal terreno di gioco, in lacrime ed in barella, tra gli applausi del pubblico che ha, dopo qualche fischio di troppo, capito la gravità dell’evento.

La partita però non cambia e a tratti si rivela sprizzante, vivace e ad altri noiosa e senza fantasia ne genialità. La squadra lusitana resiste sotto i colpi francesi e reagisce sotto la guida della coppia Santos-Ronaldo, il campione è rimasto in panchina per caricare i suoi compagni e dare indicazioni. Alla fine arriva, al 109° minuto del match, il gol di Eder, semi-sconosciuto al grande pubblico, non agli addetti ai lavori, che al termine del match ha rivelato che Ronaldo lo aveva pronosticato. Una vittoria incredibile, storica, anche fortunata ma Euro 2016 è stata contraddistinta dalla volontà del destino.

Fabio Fagnani

Fabio Fagnani è stata un collaboratore di Nanopress dal 2015 al 2016, occupandosi principalmente di sport e calcio,

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