La finale della quindicesima edizione del campionato europeo per nazioni sarà tra la nazione che ospita la manifestazione, la Francia, contro la squadra che perse in finale nel 2004 contro la Grecia, il Portogallo. Due percorsi differenti, due percorsi non complessi fino alle semifinali e una finale, che si terrà a Parigi il 10 luglio alle ore 21.00 nello Stade de France di Saint Denis, che sancirà il campione d’europa.
La squadra allenata da Didier Deschamps lascia spesso il gioco propositivo alla squadra avversaria, è difficile vederla controllare volentieri il pallino del gioco per lunghi tratti della gara come invece piace fare a squadre come Croazia, Spagna e Germania ma ha la grande forza di avere una centrocampo molto duttile e dinamico, capace sia di gestire il pallone e favorire gli inserimenti degli attaccanti, su tutti Griezmann, sia capace di contrastare l’azione avversaria recuperare velocemente il pallone attraverso la corsa e la quantità di giocatori come Matuidi, Sissoko e Kante.
La fase difensiva della Francia sta funzionando molto bene grazie alle prestazioni di Umtiti ma capita che la concertazione cali e che il gol avversario arrivi. Contro la Germania la difesa è stata pressoché perfetta ma contro l’Islanda sono stati regalati due gol, ininfluenti al risultato finale visto che ormai i galletti si erano portati sul 4-0, che comunque hanno fatto gridare il CT francese. Se la difesa francese rimane in partita e concentrata è molto complicato riuscire e passare tra le maglie transalpini.
L’attacco è sicuramente un punto di forza per la Francia che ha in rosa l’attaccante capocannoniere dell’europeo e ha realizzato anche due doppietta, l’unico fino a questo momento in tutto il campionato continentale. Da sottolineare il rande lavoro che fa Olivier Giroud che grazie alla sua prestanza fisica protegge il pallone, fa salire la squadra e offre ottime soluzioni ai compagni, il partner perfetto per Griezmann.
Il pregio della Francia è quello di avere tanti talenti come Pogba, Griezmann, Payet ai quali basta mezza occasione per far male all’avversario. Il difetto più grande della squadra di Deschamps è quella di “uscire” di tanto in tanto dalla partite e di concedere, in quel periodo di tempo, qualche occasione di troppo agli avversari. L’attenzione, a volte, manca in casa francese.
La squadra di Fernando Santos ha dimostrato che anche senza vincere nei 90 minuti, a parte in semifinale contro il Galles, si può arrivare in finale di un torneo cosi breve come l’europeo. La verità è che il Portogallo non solo non ha mai vinto nei 90 minuti ma la cosa più importante è che non ha mai perso e questo sembra scontato rilevarlo ma non viene mai menzionato. Battere i lusitani, come si evince dal loro percorso, è un’impresa ardua.
Davanti il Portogallo ha un potenziale enorme grazie alla presenza del giocatore più forte d’europa, Cristiano Ronaldo. Il giocatore del Real Madrid ha sulle spalle il peso di una nazione intera mentre dall’altra parte la pressione viene spartita tra vari talenti. 12 anni fa CR7 era giovane, era in una nazionale piena di fuoriclasse come Rui Costa e Figo ma perse, nell’europeo di casa, in finale contro la Grecia. Quella finale persa fu scottante per lui e per il Portogallo e l’occasione, il 10 luglio, è troppo ghiotta per farsela sfuggire e sarebbe un riconoscimento in più nella gloriosa carriera di CR7.
La difesa, se Pepe rientra, sarà composta da giocatori giovani ma che hanno dimostrato grande qualità e attenzione come Cedric e Guerreiro sugli esterni. L’altro centrale dovrebbe essere Fonte. Il centrocampo può vantare grandi talenti come Renato Sanches ma anche giocatori che fino a questo momento non hanno reso al massimo come Gomes, Silva o Mario.
Il pregio più grande è CR7 che però ha bisogno di supporto, soprattutto da parte di Nani poiché il madridista nella sua nazionale gioca come una prima punta e non da esterno come nel Real Madrid, è più fuori dagli schemi, fuori dal gioco e attende di più che le manovre arrivino a lui. Il difetto potrebbe essere proprio la manovra, spesso troppo macchinosa e poco fluente e rapida.
Non nascondiamoci dietro una finale, a Saint Denis tutto il pubblico e gli addetti ai lavori pretendono che Cristiano Ronaldo da una parte e Griezmann e Pogba dall’altra dimostrino tutto il loro valore. Sono sicuramente i tre giocatori di maggior talento e sono sulla bocca di tutti. CR7 punta a vincere il suo primo europeo e a puntare alla conquista dell’ennesimo Pallone d’Oro, dall’altra parte la Francia mette a disposizione Pogba e Griezmann, entrambi in lizza alla vittoria del pallone dorato ma probabilmente nessuno dei due sarà in finale con Ronaldo. Forse, se consideriamo che l’Atletico Madrid è arrivato in finale di Champions League potrebbe arrivare allo spareggio il francese insieme, si presume, a CR7 e a Messi.
Payet e Renato Sanches potrebbero essere altri due giocatori molto interessanti da tenere sott’occhio durante la finale. Il francese ha dimostrato tutta la su qualità nelle prime partite, soprattutto nelle partite del girone, ma poi ha un po’ perso la sua freschezza forse dovuto anche a qualche compito troppo difensivo che Deschamps gli ha dato. Dall’altra parte Renato Sanches è il giovane più forte del torneo e sicuramente quello a cui tutti daremo un occhio per sapere quanti passati fa, come li fa, cosa si inventa e come gioca. Renato Sanches sta calamitando tutte le attenzioni su di sé. Onestamente ricordo pochi 18enni cosi pronti a livello internazionale.
La Francia ha avuto un girone abbastanza semplice nel quale ha vinto due gare su tre e ha poi pareggiato contro la Svizzera ma si è qualificata comunque come prima del gruppo, segnando quattro gol e subendone soltanto uno su calcio di rigore contro la Romania. L’ottavo di finale è stato giocato dai galletti contro l’Irlanda del Nord e poi il quarto di finale contro la sorpresa Islanda. In semifinale è arrivata la vera prima sfida importante contro la Germania. Un percorso abbastanza semplice fino alla semifinale vinta meritatamente.
Il Portogallo, invece, ha avuto un percorso complesso ma non tanto per merito delle squadre avversarie ma più per colpa sua. Tre pareggi nelle tre partite del girone che riescono comunque a far passare la squadra di Santos agli ottavi di finale come migliore terza. Nell’ottavo il Portogallo ha incontrato la Croazia che ha chiuso prima il girone battendo la Spagna ma i lusitani riescono a passare calcando una sola volta in porta con il gol di Quaresma al 116°. Ai quarti di finale il Portogallo incontra la Polonia, i lusitani passano ai rigori e si trovano di fronte, in semifinale, il Galles. La vittoria limpida contro i dragoni regala l’accesso alla finale ai lusitani.
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