Il 10 giugno inizia la quindicesima edizione del campionato europeo di calcio per nazioni e sarà, a detta di molti, uno dei tornei più equilibrati di sempre. Certo, ci sono squadre più forti di altre ma tutte possono dire la loro in questo Europeo. In una competizione “breve” oltre al talento, la tecnica individuale e di squadra ci vuole anche un pizzico di fortuna ma soprattutto ci vuole tanta concentrazione, grinta e lavoro di squadra. Chi sono le squadre favorite alla vittoria finale di Euro 2016? E quali nazionali potrebbero essere le outsiders della competizione?
La nazionale che ospita il torneo ha una base giovane, forte e di grande talento: da Paul Pogba a Coman, da Griezmann a Matuidi, passando per Payet, Kante e Lacazette. La Francia è una delle candidate alla vittoria finale dell’Europeo ma per arrivare fino in fondo serve anche esperienza, caratteristica che può essere fornita da giocatori di peso internazionale come Giroud, Evrà e Lloris. La nazionale di Deschamps è una delle squadre più forti di questo europeo, gioca con un offensivo 4-3-3 e davanti, tra l’attaccante dell’Atletico Madrid e Martial, del Manchester United, dovrebbe giocare l’attaccante dei Gunners. Pogba, Matuidi e Kante potrebbero comporre la linea mediana, di grande qualità e fisicità, mentre la linea difensiva sarà composta da Sagna, Mangala, Koscielny ed Evra con in porta Lloris.
Campione del mondo in carica, la Germania è la squadra più forte dell’Europeo con Neuer in porta, Boateng ed Hummels in difesa, centrocampo di qualità tra Kroos, Ozil e Gotze e in attacco l’imbarazzo della scelta tra Muller, Reus, Draxler e Schurrle. La corazzata tedesca arriva come la squadra da battere, la più forte, la più tecnica e quella con più scelte, soprattutto in fase offensiva. Pecca, la squadra di Low, in fase difensiva dove ha poche scelte, soprattutto sulle fasce. La qualità ed il talento non mancano di certo alla nazionale campione del mondo ma riuscirà ad avere la stessa fame di due anni fa in Brasile?
La squadra spagnola è sempre una delle favorite per il gioco espresso, sulla falsa riga del tiki taka del Barcellona di Pep Guardiola, e per il talento dei suoi giocatori più rappresentativi come Fabregas, Morata e David Silva. La linea difensiva comandata da Sergio Ramos e Pique e chiusa da Juanfran e Jordi Alba, dietro di loro ci sarà, come sempre negli ultimi anni, Iker Casilias. Il centrocampo, di qualità assoluta, è composto da Fabregas, Busquets ed Iniesta mentre davanti, come detto, ci saranno Morata, Silva e Pedro. Sarà, con tutta probabilità, l’ultima grande competizione di Iniesta (32 anni) che vorrà ripetere la vittoria dell’Europeo 2012 in finale contro l’Italia.
E’ la nazionale più attesa, la sorpresa più bella che tutti gli appassionati di calcio aspettano. Talento, qualità e corsa. La nazionale allenata da Marc Wilmots gioca, solitamente, con il 4-3-3 ma ama svariare anche sul 4-2-3-1 anche con gli stesis uomini in campo che solitamente, a partire da Cortuois in porta, sono Alderweireld, Vermaelen, Lombaerts e Vertonghen in difesa, a centrocampo Nainngolan, Witsel e Fellaini mentre in attacco De Bruyne, Eden Hazard ed il bomber dell’Everton Lukaku. Le furie rosso del nord europa sono giovani e hanno fame di vincere un trofeo importante per la loro storia. Non è sulla carta la squadra più forte ma è sicuramente una delle candidate alla vittoria ed è nel girone dell’Italia.
Tra le altre sorprese, oltre al Belgio che è al confine tra sorpresa e certezza, c’è l’Inghilterra. La nazione che ha creato il football è da anni che fatica a trovare una rosa di qualità per affrontare le competizioni e quest’anno, seppur con dei limiti nella fase difensiva, la rosa inglese ha un’ottima qualità in fase offensiva con Rooney, Kane e Vardy. A centrocampo, a spezzare e costruire il gioco, Henderson e Wilshere, mentre in difesa, davanti ad Hart, una linea che non garantisce grande sicurezza con i due terzini che spingono molto come Clyne e Rose.
Anche la Nazionale italiana, nonostante la qualità inferiore alle altre nazionali maggiori è comunque da ritenersi tra le squadre favorite per vincere il campionato europeo. Buffon, Chiellini, Bonucci e Barzagli formulano la miglior linea difensiva, tutto sommato, del torneo continentale. I problemi arrivando dal centrocampo in su, con l’assenza di Marchisio e Verratti sarà difficile per Conte trovare un gioco efficace alla squadra azzurra. Davanti, a parte Pellé, si fa davvero fatica a segnare e Pavoletti, 14 reti in campionato, è stato lasciato a casa. La strada sarà lunga e tortuosa ma la grinta, la fame e la voglia di Conte potrebbero imprimere il giusto “imprinting” alla nazionale che più che di qualità, è di corsa e fisico.
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