Questo pomeriggio l’Italia scende in campo alle ore 15.00 allo stadio di Tolosa contro la Svezia di Zlatan Ibrahimovic. Antonio Conte non è un allenatore, e non lo è stato nemmeno da giocatore, che fa ragionamenti sul futuro per incontrare o evitare una squadra piuttosto che un’altra, lui vuole giocare e vincere contro tutte ma la domanda che ci poniamo è, ammesso e non concesso che gli Azzurri vincano contro la Svezia, all’Italia conviene passare il Girone come prime della classe?
Dopo la prima giornata, nella quale ci sono state diverse sorprese e anche molte conferme, l’Italia, sicuramente una delle sorprese, ha battuto 2-0 il Belgio del Commissario Tecnico Wilmots e ha potuto osservare le esibizioni di Spagna e Croazia, del Girone D, e anche Portogallo e Austria, nel Girone F. La nazionale italiana dovrà ragionare, forse, se conviene o meno vincere il proprio girone, cosi facendo, come da regolamento, la primaa classificata del Girone E, incontrerà la seconda del Girone D, dopo averi visto le prime giornate saranno quasi sicuramente Croazia o Spagna. Entrambe squadre forti e mai facili da affrontare. Quale sarà il cammino dell’Italia?
La Spagna è una nazionale piena di talento, non è forte come la squadra che ha dominato in Europa negli ultimi anni e non è forte come quella che ha vinto 4-0 la finale di Euro 2012 proprio contro l’Italia, facendo piangere anche Mario Balotelli. Ciò non significa che sia una squadra scarsa, anzi. Inietta ha dimostrato come può cambiare le sorti del match un giocatore solo ed è una squadra che non ti fa mai giocare al calcio, brava a sfruttare anche i calci da fermo con gli inserimenti di Piqué e Sergio Ramos. Arrivare primi vorrebbe dire incontrarla quasi sicuramente. Nell’amichevole pre Euro 2016 l’Italia è riuscita a strappare un pareggio, 1-1, giocando una bella partita.
L’altra alternativa, dovessimo arrivare primi nel Girone E, è quella di incontrare la Croazia. La nazionale allenata dal Commissario Tecnico Ante Čačić è piena di talento, soprattutto a centrocampo con Modric e Rakitic in mezzo al campo e davanti ha la possibilità di giocare con Mandzukic oppure con Kalinic, giocatori che in Italia conosciamo molto bene. La squadra croata è stata avversaria dell’Italia già due volte (andata e ritorno) prima dell’europeo nella fasi di qualificazione al campionato europeo e non siamo mai riusciti a vincere, e nemmeno loro. Infatti, due pareggi, entrambi per 1-1.
Se Spagna e Croazia sono squadre forti e quindi sarebbe meglio evitarle agli Ottavi di Finale di questa quindicesima edizione dei campionati europei per nazioni, non si può dire lo stesso delle candidate, delle favorite, del Girone F, ossia il Portogallo di Cristiano Ronaldo e l’Australia di David Alaba. Le due squadre hanno dimostrato enormi difficoltà: il Portogallo ha giocato una partita appena sufficiente contro l’Islanda. Una squadra con un livello tecnico alto come quella lusitana deve fare molto di più, deve riuscire ad aggirare i problemi creati dal muro islandese e CR7 è stato l’ombra di se stesso. L’Austria, dal canto suo, ha sbagliato tanto nella partita contro l’Ungheria ma ha dimostrato di avere giocatori di qualità su tutti Alaba e Arnautovic ma non sono di certo dei fuoriclasse tali da poter fare paura ad una squadra organizzata come l’Italia.
E’ proprio frutto di questi ragionamenti la domanda che, probabilmente, sorge spontanea a tutti gli appassionati di calcio e tifosi azzurri che vogliono che la nazionale di Antonio Conte vada avanti nel torneo: ma conviene arrivare prima nel Girone E? La risposta è probabilmente no. Ma come vi abbiamo già detto, Antonio Conte non farà strategia, vorrà vincere tutte le partite del girone e dimostrare a tutti che la sua Italia è forte e organizzata. I giocatori, invece, è possibile che qualche ragionamento lo facciano ma non appena inizia a balenare l’idea a qualche calciatore azzurro di tirare il freno per non vincere e non arrivare primi nella classifica del girone E, bè, state pur certi che il nostro Commissario Tecnico gli griderà “Ti ammazzo, ti ammazzo” come ha fatto con Matteo Darmian nell’azione dell’errore che ha concesso il contropiede al Belgio nel quale Lukaku ha calciato fuori. Nessuna decontrazione è concessa, per vincere bisogna dare il massimo, l’avversario non conta.
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