Il prossimo 13 giugno la Nazionale di calcio italiana affronterà le furie rosse del Belgio alla prima partita di Euro 2016 allo Stade des Lumieres di Lione. La Nazionale allenata da Antonio Conte ha già affrontato la prima squadra europea del ranking Fifa lo scorso 13 novembre soccombendo per 3 reti a 1. Analizziamo la squadra del Belgio, la nostra prossima avversaria.
La Nazionale allenata da Marc Wilmots è una squadra giovane composta da molti talenti di livello internazionale e gregari, operai del calcio, esperti ed intenditori dei migliori schemi tattici presenti in Europa. Basta pensare che in porta c’è uno dei migliori portieri al mondo, in forza al Chelsea, Courtois ed in difesa una linea composta da diversi giocatori della Premier League ma con la grave assenza di Vincent Kompany. A centrocampo Fellaini e Nainngolan garantiscono corsa, fisicità e grande quantità mentre De Bruyne, Hazard e Carrasco possono regalare colpi di qualità sopraffina capaci di aprire qualsiasi muraglia difensiva, anche quella italiana. Davanti c’è l’imbarazzo della scelta, da Lukaku a Origi, da Benteke a Batshuayi. Quattro attaccanti veloci, dotati di buona tecnica e fisico. Il gioco impostato Wilmots non relega nessun giocatore ad una tattica esagerata ma anzi cerca di lasciare libero ogni giocatore per inventare e cercare la giocata perfetta per cambiare le sorti della partita. I quattro di difesa sono molto solidi ma i due terzini non sono né veloci né particolarmente tecnici ed è forse l’unico difetto della squadra belga.
La squadra di Marc Wilmots annovera nella sua rosa molti talenti giovani e diversi campioni già affermati. Eden Hazard è sicuramente la punta di diamante della Nazionale del Belgio. Il numero 10 delle furie rosse e del Chelsea è il campione, il fuoriclasse che manca all’Italia anche se quest’anno l’esterno sinistro dei Blues, anche per colpa di qualche infortunio, non è stato determinante nella stagione, sfortunata, degli ex campioni di Inghilterra. Il fantasista belga è stato, però, fondamentale per la vittoria anticipata della Premier League da parte del Leicester City poiché realizzò il gol del 2-2 nella partita contro il Tottenham.
Oltre ad Hazard anche Kevin De Bruyne è un punto di riferimento e di forza per la squadra di Wilmots . Il trequartista del Manchester City, pagato più di 70 milioni di euro l’estate scorsa, è il vero fulcro del gioco del Belgio, soprattutto se occuperà il posto tra Carrasco e Hazard e tra l’attaccante, probabilmente Lukaku e il centrocampo di rottura composto da Nainngolan e Fellaini. De Bruyne è un trequartista atipico, fenomenale nella gestione del pallone, nel tiro e nel dribbling ma anche negli inserimenti da dietro.
L’unico punto debole è riscontrabile nelle fasce, nella fase difensiva della squadra del Belgio. Vertonghen a sinistra, solitamente difensore centrale nel Tottenham, e a destra, Alderweireld, anche lui, solitamente, difensore centrale negli Spurs. I due difensori sono spostati sulle fasce poiché il Belgio non ha dei veri terzini di livello internazionale e quindi preferisce difendersi piuttosto che attaccare sulle fasce. I due difensori, infatti, possiedono una discreta qualità tecnica, un ottima fisicità e poco atletismo il che non li rende dei buoni terzini. E’ per questo motivo che Wilmots preferisce che rimangano in posizione piuttosto che cercare sovrapposizioni offensive, ciò non significa che nei 90 minuti non facciano mai questo tipo di movimenti.
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