Alle ore 15 del 17 giugno l’Italia di Antonio Conte incontrerà la Svezia di Zlatan Ibrahimovic. Una partita che, nonostante l’avversario sia, sulla carta inferiore, può riservare molte sorprese e agli Azzurri le sorprese, soprattutto se dall’altra parte c’è uno che ha vinto tanto come l’ex giocatore di Inter, Milan e Juventus, non piacciono molto. Scopriamo i punti deboli e punti di forza della squadra allenata da Erik Hamrén.
La squadra allenata dal Commissario Tecnico Erik Hamrén giocherà con, molto probabilmente, con un classico 4-4-2: davanti la squadra può vantare uno dei calciatori più forti al mondo e uno dei più influenti degli ultimi dieci o vent’anni quando si tratta di vincere un campionato. Il giocatore nato a Malmo sarà affiancato dal giovane Guidetti, talento, corsa e grinta, caratteristiche che piacciono anche al compagno di reparto. A centrocampo la nazionale giallo-blu presenterà due conoscenze del calcio italiano nella parte centrale come Ekdal e Hiljemark. Larsson e Forsberg dovrebbero essere gli esterni e seppur non siano dotati di una grande tecnica ed una grande qualità individuale, sono due giocatori dotati di ampie falcate e dediti al lavoro di squadra. La linea difensiva sarà comandata da Granqvist che potrà avvalersi dellaiuto di Olson, Durmaz e di Lustig. Tra i pali, invece, ci sarà Isaksson.
Sembra scontato dirlo, forse è assolutamente una banalità, ma pieghiamoci ad una, ed una sola, certezza, il pericolo numero uno della Svezia si chiama Zlatan Ibrahimovic. Tutta la squadra, anzi l’intera nazione della Scandinavia, gira attorno a lui se si tratta di giocare a calcio e anche questo europeo sarà l’occasione per dimostrare, ancora una volta e se mai ce ne fosse ancora bisogno, che il giocatore che ha vinto 13 scudetti nelle ultime 15 stagione uno dei migliori giocatori del mondo in attività. La domanda sorge,a questo punto, spontanea, come si ferma Ibra? Difficile, molto difficile. Sicuramente pressarlo alto appena riceve il pallone tra i piedi potrebbe essere un modo per metterlo in difficoltà ma questo potrebbe far crollar l’attenzione verso i suoi compagni di squadra e potrebbe lui stesso servirli senza essere lui il protagonista dell’azione. La seconda ipotesi è quella di un raddoppio in marcatura con un pressing deciso ma non intenso ma Ibra è un fantasista incredibile ed in più dotato di un fisico possente. Qualunque scelta Conte adotterà per fermarlo ci saranno delle controindicazioni che Zlatan sfrutterà per segnare e vincere.
Dimenticandoci per un attimo della presenza, scomoda peraltro, di un fenomeno come Zlatan Ibrahimovic nella squadra svedese possiamo affermare con assoluta certezza che la Svezia ha due difetti principali: il tasso tecnico mediocre, se non addirittura scarso, e un’inesperienza marcata nelle competizioni di grande rilievo. Basandoci su questi due concetti possiamo assolutamente dire che contro la squadra di Ibra bisogna conquistare i tre punti se l’intenzione è quella di passare i gironi visto che l’Italia, nonostante le assenze, dispone di giocatori con un tasso tecnico molto superiore a quello degli scandinavi e un’esperienza,per alcuni, internazionale.
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