Al termine del primo turno di partite di Euro 2016, con tutte e 24 le squadre praticamente scese in campo, andiamo ad analizzare quali sono stati gli episodi più interessanti, più divertenti e più buffi dell’europeo francese che sta entusiasmando tutto il vecchio continente. Dal gol incredibile di Payet, fino alla tuta inguardabile di Karely. I top e i flop della prima giornata.
La prima posizione, forse proprio per importanza, è dedicata alla rete di Dimitri Payet, trequartista e fantasista della Nazionale allenata dal Commissario Tecnico Didier Deschamps che ha segnato un gol bellissimo nella partita contro la Romania, al 90° regalando emozione e gioia e soprattutto la vittoria alla sua Francia. Ciò che ha emozionato ancora di più, però, non è stato il gol ma quello che è successo dopo, ossia la sua esultanza ed il suo pianto quando uno stadio intero gridava il suo nome. Un’esultanza intensa, piena di significati e una rete che vale molto di più di un semplice punto sul maxi schermo dello stadio di St. Denis. Payet, infatti, è nato nell’Isola di Reunion, vecchia colonia francese, vicina all’siola di Madagascar. Un viaggio enorme dall’Africa ad Euro 2016 e con quello che è successo in Francia nei mesi antecedenti al torneo c’è da immaginare quello che può provare il giocatore in forza al West Ham. Aggiungeteci poi che è sempre stata una testa calda, ed il gioco è fatto. Le lacrime di Payet hanno commosso tutti.
Quanti di voi avrebbero immaginato un esordio cosi convincente e con una prestazione cosi importante contro la nazionale belga? Pochi, forse nessuno. Eppure la nazionale di Antonio Conte, dedita al lavoro, all’attenzione e alla concentrazione è riuscita a battere una squadra piena di talenti, una vera e propria fucina fiamminga. Gli errori di Wilmots non stiamo qui ad elencarli ma una squadra con quel potenziale non può giocare soltanto affidandosi all’estro e alla fantasia di Hazard e ai lanci lunghi cercando di andare sulle seconde palle. L’analisi dell’Italia è stata fatta ma non possiamo sorvolare su un match cosi intenso e dai valori incredibili. L’Italia c’è, adesso deve solo dimostrare che lavorando e mettendocela tutta si può arrivare a qualunque traguardo.
Perdere non è mai semplice, soprattutto se il gol che ti congela i muscoli e i neuroni arriva all’87°munito, dopo un match difficile, di sacrificio, contro avversari nettamente più forti: sto parlando di Spagna-Repubblica Ceca, una partita risolta dalla genialità dell’immenso maestro Andres Iniesta che dopo un match fantastico a 3 minuti dalla fine pesca la testa di Piqué che deve solo appoggiare in rete. La Repubblica Ceca, dopo 90 minuti di corsa, fatica e sangue, riesce anche a crearsi la palla del potenziale pareggio ma la conclusione è centrale e De Gea respinge senza affanno. In tutto ciò cosa ci ha colpito? Gli applausi dei tifosi sugli spalti che hanno apprezzato il lavoro della squadra ceca che ha dato tutto per la propria nazione, per la propria maglia. I tifosi non hanno potuto far altro che inchinarsi alla dedizione e applaudire i propri begnamini, togliendosi il cappello davanti al monumentale giocatore del Barcellona. Chapeau ai tifosi cechi.
Forse siamo troppo abituati al look, al glamour, al fashion, all’outfit e chi più ne ha più ne metta ma alla fine la parola giusta è la moda. Forse perché i giocatori si sono trasformati in sex symbol e in modelli ma i pantaloni della tuta di Karely, il portiere 40enne dell’Ungheria, che ha battuto il record di Matthaus come giocatore più anziano a partecipare all’europeo, sono davvero inguardabili. Un pigiamone grigio, largo e goffo in mezzo a calzettoni, bassi, e una maglietta di colore verde, molto acceso. Una scelta davvero di cattivo gusto però ha funzionato: l’Austria non è riuscita a segnare e l’Ungheria ha vinto.
Oltre ad Italia e Belgio, nel Girone E ci sono Svezia e Repubblica d’Irlanda che si sono sfidate alle ore 18.00. La partita è stata abbastanza equilibrata anche se la squadra allenata dal duo Coleman-Roy Keane ha dimostrato più coesione e più organizzazione, trovando anche il gol del vantaggio con una bella rete di Hoolahan. La Svezia ha provato a sprazzi ad impensierire la squadra irlandese ma il gol del pareggio è arrivato con l’incornata vincente di Clark, difensore dell’erie, su “assist” di Zlatan Ibrahimovic. Un colpo di testa a distanza ravvicinata e verso la porta, non si capisce davvero come il giocatore abbia potuto pensare che non avrebbe realizzato un’autorete intervenendo cosi sul pallone.
Nella partita tra Spagna e Repubblica Ceca, citata poc’anzi qui sopra per lo splendido esempio di sportività da parte dei tifosi cechi, è andato in scena un buffo siparietto: Alvaro Morata, attaccante della Juventus, non si sa ancora per quanto tempo, cercando di recuperare il pallone è finito con l’entrare in scivolata sull’assistente dell’arbitro, il guardalinee, che è capitombolato addosso allo spagnolo per terra. La caduta è stata presa sul ridere dal mal capitato,un po’ meno da Morata che si era appena divorato il gol dell’1-0. L’intervento, e questo va detto, era da ammonizione ma l’arbitro ha sorvolato poiché l’assistente non gli è mai stato molto simpatico.
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