Un aereo militare Eurofighter del 37° stormo, di stanza a Trapani Birgi, è precipitato a pochi chilometri dallo scalo che stava per raggiungere. Le ricerche sono state difficili a causa della zona d’impatto del velivolo e sono scattate immediatamente dopo lo schianto le misure di sicurezza necessarie ad agevolare i soccorritori e a tenere in sicurezza la zona.
L’allarme all’aeroporto Birgi nel trapanese è scattato alle 18.05 e immediatamente, tramite un Notem, sono stati bloccati i voli di linea e scattate le procedure di ricerca. I militari hanno utilizzato ogni mezzo a disposizione insieme ai soccorritori e sanitari, nel tentativo di ritrovare il prima possibile il pilota.
La zona di impatto ha reso difficili le ricerche che sono poi dovute proseguire al buio, ma il lavoro svolto dai presenti è stato eccellente e senza sosta e tutti si auguravano di ritrovare il militare vivo, con la speranza che si fosse lanciato dalla fusoliera. Inizialmente le notizie emerse parlavano del ritrovamento del militare dell’aeronautica vivo, ma purtroppo così non è stato e, nonostante sia stato tentato di tutto e con tutte le forze disponibili, il 33enne è stato ritrovato morto.
Una vicenda che è iniziata a pochi chilometri dall’aeroporto Birgi a Trapani, quando il pilota 33enne stava per accingersi all’atterraggio alla base aerea di appartenenza. Stava rientrando da una missione di addestramento che si è svolta come di consueto improvvisamente è precipitato schiantandosi al suolo.
Quando alle 18.05 è scattato l’allarme tramite un Notem sono stato avvisati e successivamente sono stati fermati i voli di linea civili diretti a Trapani Birgi. Dopo essere stati avvisati dello schianto dell’Eurofighter indirizzati verso altri aeroporti. I militari dell’aeronautica si sono mossi immediatamente e si sono precipitati sul posto, con l’ausilio di tutti i mezzi possibili sia aerei che terrestri a cui si sono uniti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i sanitari nel tentativo di individuare il pilota ancora vivo.
La zona d’impatto dell’Eurofighter dista circa cinque miglia a sud est dallo scalo militare Birgi. La zona ospita anche la foce del fiume Birgi e le ricerche sono state attuate in condizioni di difficoltà proprio per la struttura e complessità del territorio.
L’Eurofighter Pythoon è un velivolo monoposto intercettatore multi ruolo dotato di specifiche tecniche altamente sofisticate e non è nota la causa che ha innescato l’incidente mortale. Le comunicazioni con la base militare di Trapani e l’Eurofighter si sono interrotte poco sopra a Marsala e già in manovra di avvicinamento alla base.
Le ricerche sono apparse subito complicate e il buio sopraggiunto non ha aiutato le operazioni delle forze impegnate nella ricerca del pilota dell’Eurofighter. Inizialmente le notizie emerse parlavano del ritrovamento vivo del 33enne pilota nel canale Locogrande ma purtroppo è stato recuperato il corpo senza vita.
Il pilota militare che ha perso la vita a Trapani nello schianto dell’Eurofighter si chiamava Fabio Antonio Altruda ed era originario di Caserta. Il 33 enne aveva già molte di ore di volo sulle spalle e non mancava certo di esperienza. Per questo non si è capito cosa sia potuto scattare per causare l’incidente. Le cause verranno ovviamente accertate tramite un’indagine approfondita che analizzerà il velivolo minuziosamente.
I vigili del fuoco del comando Nbcr unitamente alle forze militari dell’Aeronautica hanno individuato i resti del velivolo con l’utilizzo di palloni illuminanti.
Le forze dell’ordine hanno comunicato alla famiglia del giovane, durante la notte, del ritrovamento del corpo senza vita del giovane ufficiale, li hanno avvisati ovviamente tramite i canali istituzionali.
Altruda è entrato nell’areonautica militare dopo aver frequentato il corsoregolareibis 5° dell’aeronautica di Pozzuoli. Si trattava di un pilota esperto che sapeva cosa faceva e che aveva molte ore di esperienza di volo oltre i confini nazionali. Una perdita importante e dolorosa per il 37° stormo di Trapani che si è stretto alla famiglia della vittima.
Il capo di stato maggiore dell’Areonautica militare Luca Goretti ha esternato per primo il suo cordoglio a nome dell’intera forza armata. Anche il ministro della Difesa Crosetto ha manifestato la sua vicinanza al pilota con queste parole: “Con grande dolore ho appreso della ferale notizia. Oggi tutta la Difesa si stringe in un ideale abbraccio alla famiglia e agli affetti più cari del capitano Altruda, con la promessa che non saranno lasciati mai soli. Ho espresso al generale Luca Goretti, capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare, le mie più sentite condoglianze per la grave perdita”.
il presidente della Regione Renato Schifani ha dichiarato: “Esprimo profondo cordoglio per la morte del capitano pilota Fabio Antonio Altruda, vittima del tragico incidente di ieri. Tutto il governo regionale si stringe attorno alla famiglia dell’ufficiale scomparso, al Capo di stato maggiore, alle donne e agli uomini dell’Aeronautica militare italiana”.
Anche il vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli ha voluto mandare il suo pensiero al militare deceduto nello schianto dell’Eurofighter e alla sua famiglia. Ha affermato: “Cari amici, buongiorno. Il nostro aeroporto militare del 37° Stormo è in lutto per la perdita di un giovane pilota che ieri, nel tardo pomeriggio, stava per fare rientro in base dopo un volo di esercitazione ma il velivolo si è schiantato al suolo. Preghiamo per la sua anima perché venga accolta nelle mani di Gesù risorto e preghiamo per i suoi familiari perché da Dio abbiano consolazione e conforto in queste ore di profondo dolore. In vita e in morte siamo tuoi, o Padre: confermaci in questa fede e accogli il nostro fratello insieme ai santi nella gioia del tuo regno”.
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