Eva Henger a processo per evasione fiscale: grazie a delle fatture false, la showgirl e il titolare di un centro di bellezza avrebbero occultato 55mila euro. I fatti risalgono al 2006, quando Henger, per non pagare le tasse, chiese ad un amico, tale Giancarlo Caroletti, di fatturarle 55mila euro per operazioni inestitenti così da sfuggire alla ‘morsa’ del fisco. La coppia è stata rinviata a giudizio e il processo comincerà a giugno.
Eva Henger a processo per evasione fiscale: grazie a delle fatture false, la showgirl e il titolare di un centro di bellezza, Giancarlo Caroletti (non è chiaro se imparentato con il marito di Eva, Massimiliano Caroletti), avrebbero occultato 55mila euro. È quanto ritiene il sostitituto procuratore Santina Lionetti: ‘Al fine di consentire a Eva Henger l’evasione delle imposte – scrive – l‘uomo (titolare del centro di bellezza ndr) emetteva fatture relative a operazioni inesistenti‘, in totale appunto i 55 mila euro che sarebbero invece stati nascosti al fisco. Le contestazioni sono relative al 2006 – anno in cui Henger entrò nella casa del Grande Fratello per imparare l’ungherese, sua lingua natale, ai concorrenti – e sia la showgirl che Caroletti sono stati rinviati a giudizio.
Nata a Gyor, in Ungheria, 42 anni fa, una carriera nel mondo del cinema a luci rosse, ma anche una particina (tagliata) nel film di Martin Scorsese ‘Gangs of New York’, e un vago accenno di carriera musicale e da presentatrice (nel 2005 fu al timone di Paperissima Sprint), Henger è decisamente ‘sfigata’ con i Caroletti, se è vero che nel 2014 un servizio delle Iene fece venire alla luce una presunta truffa messa in atto dalla ex attrice a luci rosse insieme al secondo marito (il primo, lo storico produttore Riccardo Schicchi, è morto nel 2012) ai danni del regista Paolo Sodi.
Secondo quanto raccontato da Sodi al programma di Mediaset, era stato contattato per girare una fiction sulla chirurgia estetica (con, tra le altre, Belen e Flavia Vento) ma era poi stato pagato con un assegno facente parte di un blocchetto rubato e quindi non incassabile. All’epoca la coppia aveva smentito la ricostruzione di Sodi definendola menzognera, pur ammettendo che sì, il regista vantava un credito Mc Production & management, di cui Caroletti è produttore esecutivo. Non è chiaro come sia finita quella vicenda, per le accuse di evasione fiscale il processo comincerà invece i primi di giugno.