Sono momenti di paura e panico a Washington, dove la polizia ha fatto evacuare la sede del Senato per la possibile presenza di un uomo armato.
La notizia è trapelata dai media americani ed è anche stata annunciata dalle forze armate su Twitter. Precisiamo che la maggior parte dei senatori non erano presenti nella struttura, per la pausa estiva, c’era solo uno staff ridotto che è stato fatto uscire dagli agenti abbastanza rapidamente nonostante il panico generale. Vediamo cosa è successo.
Allarme a Washington, evacuato il Senato
La sede del Senato è stata evacuata, questa la notizia diffusa poco fa dai media americani, che sta facendo il giro del web. Non sappiamo cosa sia accaduto di preciso ma dai dettagli emersi sembra sia stato dato l’allarme circa la presenza di un uomo armato all’interno degli uffici del Senato.
All’interno di Capitol Hill non c’erano molte persone, solo uno staff ridotto a causa del periodo estivo, mentre solitamente ci sono dozzine di lavoratori in diversi settori: mense, manutenzione, sicurezza, caffetterie e chiaramente i senatori. Invece oggi la polizia ha dovuto evacuare un ambiente semivuoto in cui però in poco tempo si era seminato il panico e non è stato facile tranquillizzare i presenti.
In un post diffuso sui social, la polizia del Campidoglio americano si è rivolta a coloro che si trovavano all’interno degli edifici del Senato, chiarendo che sebbene non ci siano state conferme di spari, giravano voci sulla presenza di un uomo armato e quindi tutti dovevano mettersi al riparo in attesa dell’intervento delle autorità.
Our officers are searching in and around the Senate Office Buildings in response to a concerning 911 call. Please stay away from the area as we are still investigating. We will continue to communicate with the public here. pic.twitter.com/vqCY0I7u8m
— The U.S. Capitol Police (@CapitolPolice) August 2, 2023
Una situazione molto pericolosa che è stata spiegata dagli stessi agenti che hanno risposto a quella chiamata di emergenza. Ora la struttura è completamente vuota e intorno al perimetro dell’edificio c’è un presidio delle forze dell’ordine ma si sono raccolti in queste ore anche tanti turisti curiosi di sapere cosa stava accadendo.
Solo ieri è arrivata l’ultima incriminazione di Donald Trump in relazione all’assalto proprio al Campidoglio di Washington nel 2021, ora questo episodio. Sarà una coincidenza? Queste sono le informazioni che al momento sono in nostro possesso.
Gli aggiornamenti
L’ultimo aggiornamento è arrivato pochi minuti fa, ovvero intorno alle 22 ora italiana. L’allarme è rientrato e secondo la polizia americana si sarebbe trattato di un errore. Fortunatamente, nel terrore generale, nessuno è rimasto ferito e non è stata rilevata la presenza del temuto uomo armato di cui si parlava inizialmente.
Dunque si è trattato di un falso allarme, non c’è nessun tiratore e la zona è stata dichiarata sicura ma allora ci si chiede chi sia stato a fare la misteriosa chiamata e per quale motivo.
A dichiarare l’allarme rientrato è stato il portavoce del dipartimento Hugh Carew, precisando che i reparti delle autorità statunitensi sono intervenuti dopo un’allarme preoccupante, comunicato in via telefonica in una breve conversazione che ora verrà analizzata per capire da dove sia partita e quale fosse l’intento dell’interlocutore: creare il panico per divertimento peggiorando una situazione già molto tensiva dopo l’ultima incriminazione di Trump avvenuta ieri oppure segnalare davvero una situazione che pensava essere pericolosa?
La polizia ha effettuato un’attenta indagine, setacciando tutte le zone circostanti al Campidoglio e perlustrando non solo l’area esterna ma anche i numerosi uffici interni. Erano le 16 ora locale quando è scattato l’allarme e poi poco dopo è rientrato ma in quel lasso di tempo sono tanti i residenti delle zone limitrofe che si sono spaventati vedendo il via vai delle forze dell’ordine. Sono stati pubblicati molti video in cui la gente allarmata si chiedeva quale fosse il pericolo, finalmente possiamo dire che non è successo nulla di grave e quello che era stato annunciato come un gesto in ritorsione delle vicende di Trump (incriminato per la terza volta dopo il pagamento alla pornostar Stormy Daniels, le carte segrete rinvenute nella villa in Florida e l’ultima accusa per l’assalto a Capitol Hill), messo in atto dai sui sostenitori, è stato smentito.
Comunque il caso non finisce qui e il procurato allarme è in corso di accertamenti.