Evasione bollo auto, siamo alla resa dei conti? Intorno a questa tassa, tanto odiata dagli automobilisti quanto amata dagli enti statali, in particolare dalle Regioni, poiché porta in dote circa 5,9 miliardi di euro rappresentando una boccata d’ossigeno per le loro casse, si combatte da sempre una battaglia ideologica che finora non ha portato ad alcuna auspicata abolizione, sebbene la Regione Lombardia abbia recentemente promesso di farla fuori in caso di vittoria al referendum sull’autonomia. Ma questa è un’altra storia, ancora tutta da scrivere. Oggi invece dobbiamo registrare la proposta della maggioranza di governo di attuare una stretta sull’evasione del bollo auto, rafforzando i controlli circa il pagamento di questa tassa di possesso di un veicolo, come proposto in un emendamento alla legge di Stabilità che deve varare il governo Gentiloni.
Cosa prevede l’emendamento Pd a firma di Francesco Ribaudo? Per contrastare l’evasione bollo auto gli uffici del dipartimento dei Trasporti e le autofficine autorizzate a fare la revisione dovranno verificare che i proprietari dei veicoli abbiano sempre pagato la tassa di proprietà e la tassa di circolazione del mezzo in questione, e che esso non sia sottoposto a fermo amministrativo. Nel caso in cui venisse accertato il mancato pagamento del bollo, l’emendamento prevede che non sia possibile procedere con la revisione del veicolo fino al saldo delle spettanze, obbligando di fatto il proprietario del mezzo ad effettuare i pagamenti mancanti per tornare a circolare in strada. A dispetto delle conseguenze che già adesso sono previste in caso di mancato pagamento, è ancora troppo frequente il fenomeno dell’evasione del bollo auto, con automobilisti che circolano liberamente pur non pagando la tassa da anni.
Per questo motivo è stata avanzata siffatta proposta di controlli più stringenti al fine di contrastare l’evasione del bollo auto, proprio mentre il governatore della regione Lombardia Roberto Maroni promette al contrario di far fuori l’odiata tassa in caso di vittoria al referendum promulgato per l’autonomia: ‘Credo che nessuno lombardo possa votare No un referendum che dice: vuoi che una parte rilevante dei 53 miliardi di tasse lombarde rimangano qui, per aiutare chi ha bisogno, per realizzare gli ospedali, per abolire il bollo auto? Quale cittadino lombardo può dire di no?‘, ha dichiarato Maroni agli organi di stampa. Va però ricordato che il referendum è puramente consultivo, un’eventuale vittoria del Sì non trasformerebbe in automatico la Lombardia, né il Veneto che ha promosso una consultazione referendaria analoga, in Regioni a statuto speciale, né godrebbero nell’immediato di maggiore autonomia per trattenere le tasse sul territorio, poiché bisognerebbe sempre aprire un negoziato con il governo centrale. Lunga e impervia è la strada per abolire il bollo, mentre è più facile che arrivi il sì definitivo alla stretta contro l’evasione in ambito nazionale.