Nella notte si è verificata un’evasione dal carcere di Rebibbia, che ricorda scene di grandi classici cinematografici: tre detenuti, dopo aver segato le sbarre della finestra della loro cella, sono scappati grazie all’utilizzo di alcune lenzuola. A rendere nota la notizia è stato il sindacato Fns Cisl della Polizia Penitenziaria.
I tre fuggitivi sono pericolosi detenuti, tutti di origine albanese e di età compresa tra i 35 e i 40 anni: stavano scontando la loro pena per i reati di omicidio e sfruttamento della prostituzione, all’interno del nuovo complesso carcerario di Rebibbia.
Secondo le prime ricostruzioni, i tre detenuti sono riusciti a fuggire, grazie all’utilizzo di una corda appesa ad un muro di cinta dal Settore G9 (garitta 3 lato via Tiburtina). Per aggirare i controlli e prendere tempo, sembra avessero creato delle sagome di cartone. Una volta segate le sbarre, si sono diretti verso le mura di cinta del carcere e da lì si sono calati con delle lenzuola annodate insieme con dei manici di scopa.
L’evasione dei tre detenuti albanesi è stata scoperta intorno alle 2.58 di questa notte, nel momento in cui nella struttura detentiva romana sono arrivati alcuni detenuti provenienti dal carcere di Camerino, dove il terremoto ha creato il panico.
I fuggitivi sono attualmente ricercati dalle Forze dell’Ordine.