Si tratterebbe di un agente penitenziario e della moglie di un detenuto, che avrebbero aiutato Raduano a fuggire dal carcere di Nuoro il 25 febbraio scorso.
Il boss della mafia garganica si è calato con un lenzuolo, dopo essersi presentato regolarmente alla conta pomeridiana. Intanto, la caccia all’uomo prosegue senza sosta, ma per ora la fuga di Raduano continua, presumibilmente grazie anche al supporto di complici fuori al carcere.
Arrestate due persone per la fuga di Marco Raduano dal carcere di Nuoro
Svolta nelle indagini sul caso del boss della mafia garganica, Marco Raduano, fuggito il 25 febbraio scorso dal carcere nuorese di Badu ‘e Carros e tuttora latitante. Questa mattina – come riferisce Tgcom24 – sono state arrestate due persone. Si tratta di un agente penitenziario e della moglie di un detenuto, che avrebbero aiutato Raduano a evadere dal carcere. All’interno del penitenziario sarebbero stati introdotti uno o forse due telefoni cellulari, che avrebbero consentito al boss di organizzare la fuga.
Quel pomeriggio, il boss ha atteso la conta pomeridiana, a cui si è regolarmente presentato, per poi calarsi con delle lenzuola dal muro di cinta del carcere. Tutta la scena è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza.
Le immagini dell’evasione del boss della Sacra Corona Unita mentre si cala con il lenzuolo dal carcere di massima sicurezza di Badu ‘e Carros, a Nuoro. #ANSA pic.twitter.com/wb2bZanscs
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) February 25, 2023
È scattata quindi una caccia all’uomo, che per ora è rimasta senza esito.
Chi è Marco Raduano
Il boss della mafia garganica evaso dal penitenziario di Nuoro il 25 febbraio scorso stava scontando una condanna a 19 anni di carcere.
Soprannominato “pallone”, è uno degli esponenti di maggior spicco del clan dei Montanari. Sulle sue spalle gravano diverse condanne, da quella per traffico di droga con aggravante del metodo mafioso, a quelle per omicidio e detenzione illegale di armi.
Per fuggire, Raduano avrebbe approfittato della carenza di personale nel carcere di Nuoro, come denunciato dai sindacati di settore. Proprio nei giorni scorsi la Commissione Giustizia della camera ha fatto visita al penitenziario nuorese di Badu ‘e Carros, per appurare quali siano le urgenze più impellenti da risolvere, tra cui appunto la carenza di personale e i conseguenti problemi di sicurezza all’interno della struttura.