Si è costituito uno dei 5 fuggitivi che sono evasi dal carcere minorile di Beccaria da Milano, è caccia agli altri 4.
I detenuti avrebbero rotto una protezione in legno che era stata installata in una zona dove c’erano dei lavori in corso.
Evasione di Natale al Beccaria
Il carcere minorile milanese Cesare Beccaria si è reso protagonista della nostra cronaca il giorno di Natale, quando 7 detenuti sono evasi rompendo una recinzione che pare già fosse precaria di suo.
Questa era stata posizionata da alcuni addetti ai lavori. I fuggiaschi sono quasi tutti minorenni e due di loro sono stati bloccati poco dopo il tentativo di evasione.
Contemporaneamente all’evento, altri detenuti all’interno della struttura hanno contribuito a peggiorare la situazione già molto allarmante, infatti hanno iniziato ad accendere dei roghi e addirittura 4 agenti della polizia penitenziaria sono rimasti intossicati.
L’allarme è scattato intorno alle 16.30 e inizialmente si pensava che fosse una sola persona ad essere scappata, invece era un gruppo di ragazzi.
Subito sono partite le ricerche delle 7 persone che hanno creato il caos con il loro gesto e anche se poche ore dopo la situazione è tornata alla normalità, le forze dell’ordine si sono subito mobilitate con posti di blocco posizionati ad hoc per bloccarle.
Mentre Salvini si è detto sconcertato da quanto accaduto, il Sindacato Sappe ha parlato di un’evasione quasi annunciata proprio per la carente sicurezza all’interno dell’istituto carcerario, che rispecchia in realtà quella di tante altre carceri italiane.
Un fuggitivo si è costituito
È notizia di poche ore fa quella per cui uno degli evasi si è costituito rientrando in carcere. Sarebbero stati i suoi genitori a convincerlo e l’annuncio è stato dato da Donato Cacace, segretario generale della polizia penitenziaria.
Nella serata del 25 dicembre stesso, sono stati bloccati due di questi ragazzi quasi subito, rispettivamente uno a casa della suocera e uno riaccompagnato nella struttura da un familiare.
Ora si cercano gli altri 4 ancora in fuga, la quale è stata molto rocambolesca e articolata, infatti i ragazzi sono saliti su delle impalcature per poi calarsi da un muro più basso, addirittura uno di loro ha utilizzato un lenzuolo, proprio come si vede fare nei film.
Le persone evase sono di diverse nazionalità e stanno scontando pene per furti e rapine.
Parallelamente a questa vicenda corre la polemica che riguarda i lavori infiniti al Beccaria che il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha commentato con queste parole:
“in passato il beccaria era un carcere modello ma da quasi 20 anni non c’è un direttore ma solo dei facenti funzione. i lavori in corso durano da 15 anni, è una situazione vergognosa e il problema è fin troppo evidente”.