La lotta all’evasione fiscale diventa terreno di scontro nel governo. Al centro delle polemiche la direttrice dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, e il suo grido d’allarme lanciato a un convegno della Cgil. “Le agenzie rischiano di morire, restano in piedi solo per la dignità delle persone che ci lavorano”, ha dichiarato, riferendosi da una parte alle misure della Legge di Stabilità (aumento dei contanti a 3mila euro in primis), dall’altra a una sentenza della Corte Costituzionale che ha declassato 800 dirigenti a funzionari. Matteo Renzi non ci sta e da Lima replica secco: non fa il nome della Orlandi, ma chiarisce che è con la tecnologia che si trovano gli evasori. In mezzo, l’affondo del Sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti che chiede le dimissioni della Orlandi. A complicare il tutto, arriva un comunicato del Mef che si schiera con la direttrice, rinnovandole la stima. Il caso diventa politico visto che ora Scelta Civica ha chiesto un chiarimento.
Tutto nasce dall’affondo della Orlandi che denuncia passi indietro nella lotta all’evasione fiscale, dai 3mila in contanti (con tutti i pro e contro) passando per la sentenza della Consulta. Senza le risorse necessarie, l’Agenzia delle Entrate “sta morendo”, è la sua denuncia. Il sottosegretario Zanetti ha replicato con decisione. “Se il direttore continua ad esternare il suo malessere e a dire che l’Agenzia delle entrate muore, le sue dimissioni diventano inevitabili”, ha dichiarato in un’intervista a Repubblica.
Da Lima Renzi ribadisce la posizione dell’esecutivo. “Per anni si sono fatti convegni per combattere l’evasione, ma non si è fatto un buon lavoro”, dice davanti agli imprenditori dei due Paesi. “In un anno e mezzo invece c’è stata una svolta data dall’innovazione, ad esempio con la dichiarazione precompilata, solo nell’ultima settimana abbiamo trovato 220 mila persone che si erano dimenticate di fare la dichiarazione”, ricorda.
La minoranza dem, bersaniani in testa, chiede chiarimenti, forti della loro opposizione alle misure della legge di Stabilità. La tensione sale quando dal ministero guidato da Pier Carlo Padoan arriva il comunicato a difesa della Orlandi. “Nella lotta all’evasione fiscale l’Agenzia delle Entrate svolge un ruolo cruciale. Le competenze maturate e consolidate dal personale e dalla dirigenza costituiscono un patrimonio che il Governo intende salvaguardare. Lo spirito di dedizione e l’esecuzione dei doveri d’ufficio lontano dai riflettori che il personale ha mostrato in tante occasioni deve continuare a essere di esempio per chiunque operi al servizio del cittadino e dell’interesse pubblico. Nel contesto di immutata stima nel direttore Rossella Orlandi, questo ministero è impegnato nell’attività di rafforzamento organizzativo e operativo dell’Agenzia delle entrate”, si legge.
Ora è la volta di Scelta Civica a chiedere un chiarimento politico: qual è la linea del governo? Quella di Renzi (e Zanetti) o quella di Padoan? I giochi sono aperti.
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