Ex consigliere ucciso a Salerno: cacciatore lo ha scambiato per cinghiale

Salerno: Giuseppe Lambiase, ex consigliere di 70 anni, è stato ucciso da un cacciatore che lo aveva scambiato per un cinghiale.

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Cacciatore – Nanopress.it

Lo ha scambiato per un cinghiale e gli ha sparato: questo ciò che è accaduto a Giuseppe Lambiase, 70 anni, ex consigliere. La tragedia si è consumata in provincia di Salerno, precisamente a Montisani, comune confinante con Vallo della Lucania. Nonostante l’intervento veloce dei soccorsi, per l’uomo non c’è stato nulla da fare.

Ex consigliere comunale scambiato per un cinghiale: ucciso da un cacciatore

Una vera e propria tragedia quella che ci è sviluppata a Montisani, in provincia di Salerno, dove un ex consigliere comunale è stato ucciso da un cacciatore che lo aveva scambiato per un cinghiale.

Si è spento così Giuseppe Lambiase, di 70 anni, ex consigliere di Castelnuovo Cilento, che viveva nel comune ai confini con Vallo della Lucania.

La battuta di caccia, dunque, si è tinta di sangue, a causa dell’errore commesso dall’altro cacciatore che ha colpito, con il proprio fucile, l’ex consigliere 70enne. L’uomo, scambiato per una animale, è stato colpito diverse volte ed è deceduto a causa delle ferite infertegli.

Il decesso poco dopo l’arrivo in ospedale

L’uomo è stato soccorso dai sanitari del 118 che si sono diretti sul luogo in cui si è verificato il fatto, ma l’uomo si è spento poco dopo essere arrivato in ospedale.

Sono state avviate delle indagini da parte dei Carabinieri di Vallo della Lucania, i quali hanno sequestrato il fucile con il quale il cacciatore ha colpito il 70enne. Inoltre, sono stati interrogati anche gli altri cacciatori che hanno preso parte, quel giorno, alla battuta di caccia.

Il sindaco di Castelnuovo Cilento, Eros Lamaida, ha espresso il proprio cordoglio dalla sua pagina ufficiale di Facebook. Nel post del primo cittadini, infatti, emerge grande vicinanza alla famiglia dell’ex consigliere che ha definito una persona “perbene, umile“, un uomo “generoso, impegnato nel sociale” che era “amico di tutti“.

Come spiegano i militari, Giuseppe Lambiase era uscito dopo pranzo per raggiungere il bar dove, solitamente, incontrava gli amici per giocare a carte. La mattina, prima del fatale incidente, aveva presenziato a un funerale familiare.

Uno degli amici, pare, l’abbia convinto a prendere parte a una battuta di caccia, senza, però, avere con sé gli indumenti e le armi adeguati.

L’altro cacciatore che gli ha sparato sarebbe stato ingannato dal movimento nelle sterpaglie, che il Lambiase aveva procurato spostandosi, confondendolo e facendogli credere che si trattasse di un animale selvatico.

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