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Dopo la statua di San Costantino, anche San Lazzaro, il primo dei monumenti milanesi che in vista dell’Expo 2015 sono stati sottoposti a restauro grazie al progetto Exponsor- art in progress, torna a splendere. La statua è stata ricollocata nel Parco delle Basiliche, a nord est del complesso di San Lorenzo, dopo un intervento durato qualche mese, nei tempi concordati con il Comune di Milano: la statua è ora dotata di un impianto di allontanamento dei volatili, per preservare al meglio la sua bellezza.
Non si ferma il progetto Exponsor – art in progress, che in vista di Expo 2015 si propone di restaurare e salvare quindici opere d’arte di Milano, danneggiate nel corso degli anni dall’azione di agenti atmosferici, dall’inquinamento e da atti di vandalismo. Nei giorni scorsi i promotori dell’iniziativa hanno riconsegnato la statua di San Lazzaro, restaurata e riposizionata nel Parco delle Basiliche, a nord est del complesso di San Lorenzo.
Il monumento, dopo le necessarie campionature per decidere il metodo di pulitura più adeguato, è stata per prima cosa completamente ripulito dalla vegetazione infestante e dai muschi che la ricoprivano; successivamente sono state rimosse macchie, croste nere e scritte vandaliche che deturpavano le statue e il basamento in granito. Le superfici del monumento sono state consolidate e protette.
Particolare attenzione è stata riservata alla statua dell’angelo appesa al fianco di San Lazzaro, che si presentava lesionata nel punto di congiunzione tra la statua del Santo e l’angelo stesso. Nonostante fosse stata messa in sicurezza, a giugno la situazione conservativa dell’angelo è rapidamente peggiorata (tre parti del manufatto si sono distaccate) e i tecnici di Exponsor hanno proceduto ad un’operazione di consolidamento tramite cuciture con barre in acciaio inox e iniezioni di resine a bassissima viscosità. Anche il pastorale del Santo presentava una lesione, sottile ma estesa, che è stata riparata con iniezioni di resine apposite.
La statua del Santo è ora stata ricollocata in Piazza della Vetra dove un tempo si eseguivano le esecuzioni capitali ordinarie di popolani eretici e criminali; la statua in ceppo venne eretta – in sostituzione di una croce antica risalente al 1643 – su un basamento in granito e fu commissionata con lo scopo preciso di dare conforto ai condannati.