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Ezio Greggio patteggia per l’evasione fiscale: dopo aver fatto pace col Fisco qualche mese fa, il conduttore paga ed evita la galera. Quarantacinquemila gli euro che il volto di Striscia la notizia dovrà sborsare, ma considerato che l’alternativa erano sei mesi di reclusione, il nostro può tirare un sospiro di sollievo. Ad autorizzare il patteggiamento è stato il tribunale di Monza, dove Greggio era a processo per le tasse evase sugli oltre 23 milioni di euro incassati da Mediaset dal 2009 al 2013, senza dimenticare l’acquisto di un elicottero da 3 milioni e mezzo di euro, anche questo nascosto al fisco.
Evasione Fiscale, Ezio Greggio patteggia: invece di sei mesi in carcere, il conduttore di Striscia la notizia pagherà 45.000 euro, come deciso dal Tribunale di Monza che ha accolto la richiesta di pena concordata con la procura dopo che il conduttore televisivo ha risolto i suoi guai con l’Agenzia delle Entrate, anche qui accordandosi per il pagamento di 20 milioni di euro. Prima di ‘ratificare’ l’accordo, i giudici hanno in particolare verificato che Greggio fosse davvero in regola con i pagamenti: l’avvocato del noto volto tv, Giulia Bongiorno, ha precisato che non si è trattato di un’ammissione di colpevolezza, ma di ‘una scelta di strategia processuale per evitare un (lungo) processo che avrebbe condotto ad una decisione favorevole‘, ma anche acceso troppe luci (negative) su Greggio.
Dal canto suo, il conduttore spiega di ‘aver sempre regolarmente dichiarato e pagato al fisco italiano tutto il dovuto fino all’ultimo centesimo per le attività professionali svolte in Italia‘. Certo, non si capisce perché Greggio abbia preferito pagare venti milioni e rotti di euro quando poteva dimostrare la sua innocenza (anche se nel corso di anni), ma d’altronde le accuse erano pesanti. Nonostante vivesse (e viva) spesso in Italia (a Lesmo, dove possiede una villa, e a Cologno Monzese), Greggio in quattro anni, dal 2009 al 2013, era accusato di aver evaso le tasse sui 23 milioni di euro pagati da Mediaset per i suoi impegni in tv. Un’evasione che avveniva grazie alla residenza monegasca e grazie alla cessione dei suoi diritti di immagine a una società irlandese (la Wolf Pictures Ltd): a Monaco e in Irlanda la tassazione è molto più favorevole che in Italia, per questo Agenzia delle Entrate e giudici hanno deciso di volerci vedere chiaro. Ad ottobre 2015, finalmente, la chiusura della vicenda, che peraltro non verrà menzionata nella fedina penale di Greggio.